Dopo le mobilitazioni dei lavoratori del maggio scorso, a seguito di ben 5 stipendi non retribuiti, dalle società esercenti Trasporto Pubblico Locale, Agrigentina Trasporti Automobilistici e Società Autolinee Licata oggi, per il il sesto giorno consecutivo, i lavoratori hanno di nuovo incrociato le braccia a fronte di ulteriori tre mensilità e quattordicesima non percepita.
Appare fin troppo chiaro che il contratto di affidamento provvisorio delle autolinee, stipulato con la Regione Sicilia con queste aziende, non è fondato su quei requisiti economici indispensabili a garantire un servizio pubblico essenziale ed, ovviamente, la giusta retribuzione per gli addetti al servizio. Queste società, venute meno a tutti gli impegni presi, di fronte alle proteste dei lavoratori hanno scelto la via delle minacce impedendo, inoltre, l'accesso nei locali aziendali serrando gli ingressi.
Il ritardo dell'accredito dei sovvenzionamenti Regionali sembrano essere dovuti ai documenti delle certificazioni antimafia non in regola ma, di questa continua giostra tra aziende ed autorità, a pagarne i prezzi sono i lavoratori e le loro famiglie.
Riteniamo che giunto il momento che le istituzioni competenti della Regione Sicilia agiscano con determinazione assorbendo il servizio e i dipendenti di queste inaffidabili società all'interno della società regionale, Azienda Siciliana Trasporti e che fin da subito provveda al pagamento diretto degli stipendi arretrati ai sensi dell'Art. 30 comma 6 del dlgs 18 aprile 2016 n.50 che stabilisce:
“ In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale di cui al comma 5, il responsabile unico del procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l'affidatario, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, la stazione appaltante paga anche in corso d'opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all'affidatario del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto ai sensi dell'articolo 1052. “
I lavoratori delle aziende SAL e ATA sono determinati al non fare un solo passo indietro, oltre il dovuto è necessario che si chiarisca definitivamente quale sia la politica delle istituzioni su un settore cosi importante come quello della mobilità regionale che sta riversando enormi disagi per i cittadini e per gli addetti al settore tutti.
USB Lavoro Privato, Settore Trasporto Pubblico Locale