E si, USB ha firmato per il dispiacere di chi sostiene che USB non firma mai.
Perché quando si è in grado di trovare un punto di incontro nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori USB non si tira indietro.
Facciamo un piccolo passo indietro per inquadrare la situazione.
Già lo scorso 18 novembre avevamo espresso, accompagnando con proposte e osservazioni, parere favorevole al verbale scaturito dopo l’incontro sindacale alla DP di Siracusa, in quanto, a nostro avviso, le previsioni contenevano elementi di garanzia per la sicurezza in tema di: percentuale di presenza, divieto di accesso ai piani, ricezione del pubblico solo al front-office e previo appuntamento, pregiudiziale programmazione sulla non copresenza nelle stanze, fasce orarie di ingresso anche differenziate, installazione plexiglass nelle stanze, revisione delle percentuali in caso di cambio colore delle zone e delle Regioni.
Poco dopo, il 23 novembre, è stato firmato l’accordo nazionale sui rientri e successivamente, in data 2 dicembre le linee guida in DR Sicilia, che USB non ha condiviso per le ragioni espresse qui.
Arriviamo al 20 dicembre, con la consapevolezza di un verbale del 18 novembre sottoscritto alla DP Siracusa su cui non avevamo espresso riserve e un richiamo alle linee guida della DR Sicilia, su cui, invece, avevamo espresso punti di contrarietà che ci hanno portato alla non sottoscrizione.
D’altronde, le Organizzazioni sindacali e la RSU in sede di contrattazione non sono chiamate a ratificare ciò che viene proposto dall’alto, soprattutto quando come nel caso della Sicilia contiene elementi ultronei.
Punto nodale era ed è per USB la previsione, nelle linee guida della DR Sicilia, di ipotesi non previste da accordo nazionale, che assegnano potere unilaterali ai responsabili sia per la richiesta di prestazioni in presenza ulteriori ai rientri programmati che per la possibilità di modificare unilateralmente la pianificazione effettuata.
Arriviamo all’incontro a Siracusa. Capiamo subito che, a differenza che in altre DP, in cui le linee guida della DR Sicilia del 2 dicembre 2021 sono apparse sin da subito come letteralmente BLINDATE, in DP Siracusa si è potuto CONTRATTARE, come del resto previsto dallo stesso documento dell’Accordo nazionale del 23 novembre e dalla DR Sicilia in cui appunto si legge “Gli accordi sottoscritti localmente potranno integrare i contenuti dell’accordo nazionale anche con specifico riferimento alle esigenze e alle normative in materia emergenziale”.
USB, dopo aver chiesto la cancellazione delle clausole contenute nelle linee guida Regionali, che a nostro avviso lasciano libero arbitrio sui rientri in eccedenza rispetto alla programmazione, ha chiesto, associandosi alla richiesta della RSU che sia il Direttore Provinciale, in qualità di Datore di lavoro, ad autorizzare eventuali rientri in eccedenza e che gli stessi debbano avere carattere di eccezionalità e sopravvenienza. Ha chiesto, inoltre, che l’eventuale rientro dovrà ( e non “potrà” come scritto dalla DR) necessariamente prevedere la rimodulazione della programmazione per i soggetti interessati.
D’altronde, dal momento che si andava a sottoscrivere un accordo sulla prevenzione e sicurezza dei Lavoratori in ordine all’emergenza COVID 19, è apparso ad USB logico che il soggetto responsabile fosse individuato e specificato solo ed esclusivamente nel datore di lavoro ovvero nel Direttore- Direttrice Provinciale e non nei responsabili.
Cosa che è stata ottenuta togliendo ai responsabili dei vari uffici un’arma pericolosa e un potere discrezionale che, aggiunto a quelli che già hanno avrebbe potuto determinare una cambiale in bianco sui rientri in presenza. D’altronde, in una Regione come la Sicilia, con gli organici ridotti all’osso, le esigenze di servizio sono tutt’altro che un’eventualità.
Per i “rientri ulteriori” si è chiesto che, solo dopo aver verificato l’assoluta e motivata indisponibilità del personale apicale a far fronte alla sopravvenuta esigenza di servizio, il datore di lavoro potesse richiedere al lavoratore, applicando un principio di rotazione, una prestazione in presenza pari ad una sola giornata lavorativa ulteriore rispetto ai rientri programmati, con un anticipo non inferiore a 48 ore invece delle 24.
La vittoria è a metà ma ad USB interessa che sia stato messo un argine a tale discrezionalità e che la possibilità di rientri ulteriori non sia stata riconosciuta ai responsabili ufficio ma all’unico soggetto responsabile per la sicurezza: il Direttore- Direttrice Provinciale.
Ciò non solo per ragioni di simmetria dei diritto e dei doveri ma anche perché spesso le misure di sicurezza vengono interpretate da certe POER come un omaggio al lavoratore e ci si sente autorizzati ad effettuare assegnazioni abnormi che vanno oltre l’umano possibile.
Occorre partire da un principio, altrimenti si cade nell’ipocrisia: il lavoro va distribuito in maniera equa, gli orari vanno rispettati, le fasce di contattabilità vanno rispettate.
Pubblichiamo per trasparenza la nota al verbale dell’Accordo che, al momento, è l’unico sottoscritto da USB in materia di rientri e sicurezza in Sicilia.
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia