Si è svolto il 3 maggio l’incontro del tavolo permanente sulla sicurezza Sicilia. All’ordine del giorno l’adeguamento delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti previste dall’accordo nazionale dello scorso 28 aprile.
Nel suo intervento la Direttrice Regionale ha:
- sostanzialmente proposto la ratifica di quanto previsto dall’accordo nazionale;
- garantito sull’approvvigionamento delle mascherine FFP2, del gel sanificante e del plexiglass per le postazioni;
- precisato, a seguito di richieste di chiarimenti al tavolo, che per i fragili diretti (dichiarati dal medico competente) non sono previsti rientri e che le loro postazioni potrebbero diventare postazioni Jolly al fine di limitare il minimo indispensabile la compresenza per i fragili indiretti, così come previsto dall’accordo nazionale;
- richiamato le previsioni sulla distanza minima di 2 metri tra le postazioni già prevista nelle linee guida regionali dello scorso dicembre.
Come USB, azionando le prerogative previste dalla contrattazione decentrata, abbiamo, dunque, fatto una serie di proposte di miglioramento:
- Il riconoscimento della prestazione mista nella medesima giornata;
- Flessibilità nell’utilizzo del lavoro agile, compreso quello misto, in caso di richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni o senza alcun limite di età nel caso di figli con disabilità ( ciò sulla base del decreto legislativo emanato in attuazione della direttiva UE 2019/1158 "relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza" ;
- Programmazione logistica dei rientri che limiti al massimo le compresenze
( da attuarsi ad esempio tramite creazione di app);
- Massima flessibilita' oraria in entrata e uscita;
- L’innalzamento degli standard di sicurezza, ovvero la capienza delle stanze al 50 per cento, nell'ipotesi di picchi nella diffusione dei contagi;
- Per i fragili indiretti sia il divieto di compresenza nelle stanze che lo svolgimento di 9 giorni al mese di lavoro agile;
- Attivazione della procedura di coworking per pendolari a lunga percorrenza;
- L’implementazione delle misure per la gestione del maggiore rischio in caso di impianti con ricircolo dell’aria;
- In caso di compresenza nella medesima stanza di più lavoratori, il riconoscimento di una pausa di 10 minuti per ogni ora di lavoro per recarsi all’aperto o in un locale idoneo in cui poter togliere la mascherina in assenza di altri colleghi, qualora ne avverta la necessità;
- Predisposizione per tutte le DP della Sicilia di ulteriori postazioni plexiglass in caso di locali destinati ad ogni tipo di appuntamento o contraddittorio;
- Vista la conoscenza della calendarizzazione sui rientri, fornitura preventiva e periodica di KIT mascherine FFP2;
- Messa a disposizione auto di servizio e limitazione al minimo indispensabile dell’utilizzo comune delle autovetture private per lo svolgimento di attività esterne
La Direttrice nonostante i diversi interventi, non si è discostata dall’approccio iniziale, ovvero quello del recepimento crudo e puro dell’accordo nazionale, ritenendo ( e su questo abbiamo espresso il nostro dissenso ) che la materia sulla sicurezza debba essere tenuta separata da quella sul lavoro agile, con ciò tagliando ogni discussione sul punto.
Al più, cara grazia, le richieste sindacali possono diventare delle mere raccomandazioni per i Direttori Provinciali. Intanto, come sappiamo nei territori, si restringe il lavoro agile nei prefestivi, a cavallo dei fine settimana, no consecutivi, il tetto dei 9 diventa 6 etc etc.
A margine dei nostri interventi ( che hanno infastidito una sigla al tavolo alla quale ci preme ricordare che la dialettica è il sale della contrattazione e che le pause pranzo possono aspettare) abbiamo anche evidenziato le lacune sulle informative e su cui USB ha scritto più e più note. Noi vogliamo sperare che le relazioni sindacali non siano diventate un optional. Sarà una coincidenza, ma a margine dell’incontro ci è stata concessa qualche blanda informativa tardiva su temi per i quali avevamo scritto.
Lavoro agile: Ha fatto domanda circa il 70 % delle lavoratrici e dei lavoratori in Sicilia. Ricordiamo che il termine indicato ( 30 aprile ) non è a pena di decadenza. Visto il taglio alla discussione di cui sopra, a parte le precisazioni sui fragili, non ci è dato sapere se le limitazioni all’utilizzo del lavoro agile siano farina di sacco regionale o provinciale;
Tirocinanti: Per loro non si applica lo smart. Sono stati assegnati seguendo l’ordine di punteggio, le preferenze espresse, la capienza dei locali e la disponibilità dei tutor. I numeri sono:
18: DP Agrigento;
8: DP Caltanissetta;
39: DP Catania;
43: DP Messina;
23: DP Palermo;
8: DP Ragusa;
17: DP Siracusa;
16: DP Trapani
La sede di assegnazione definitiva potrebbe non coincidere con quella attuale e molta formazione è prevista in modalità on line.
Mobilità regionale: Si farà solo a seguito di quella nazionale.
Dopo l’incontro in DR, seguiranno tutte le contrattazioni nelle varie DP e in quella sede continueremo a portare avanti le nostre proposte, ritenendole di garanzia e allo stesso tempo perfettamente esigibili sulla base delle norme vigenti. Consigliamo ai sindacati infastiditi dalla favella di USB di portarsi un pacco di crackers per placare i morsi della fame. Noi abbiamo pure fame, ma di diritti.
In allegato intervento USB al tavolo
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia