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Agenzie Fiscali Entrate Sicilia Riorganizzazione ENTRATE

Sicilia - Il comunicato stampa di RdB sulla giornata nazionale di mobilitazione del 18 febbraio

Palermo,

Lo scorso 2 febbraio a Bologna è partita in via sperimentale la riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, che prevederà  l’istituzione di Uffici Provinciali per l’accertamento in sostituzione degli attuali uffici locali.

 

L’Rdb-Cub ha indetto per il 18 febbraio una giornata nazionale di mobilitazione dei lavoratori delle agenzie delle entrate per chiedere che la profonda ristrutturazione in atto della macchina finanziaria garantisca i diritti  di chi ci lavora e dei cittadini utenti.

 

Oltre alle ricadute professionali e salariali, che secondo la RdB-CUB saranno molteplici e pesanti, c’è in gioco il futuro dei servizi fiscali erogati ai cittadini e la tenuta di un sistema che, pur non avendo risolto la piaga dell’evasione fiscale di cui il Paese è malato, si è dimostrato un efficace deterrente.

 

In Sicilia il 18 febbraio l’Rdb Cub terrà un’assemblea di tutti i lavoratori della provincia di Palermo dalle 11 alle 13 presso la Direzione Regionale. Una delegazione verrà poi ricevuta dalla Direzione e consegnerà le firme di centinaia di lavoratori raccolte in tutta l’Isola con cui i lavoratori chiedono garanzie sia sul mantenimento di tutte  le funzioni dell’Agenzia,  sia in tema di mobilità del personale, di sviluppo professionale e di salario.

 

Pur essendo l’Agenzia Entrate attraversata da una profonda riorganizzazione, nessuno sa ancora come sarà la nuova macchina finanziaria, sebbene la ristrutturazione partirà nel giro di pochi mesi o addirittura settimane, come a Enna e Caltanissetta.

 

Oggi più che mai l’interesse della collettività coincide con la battaglia dei lavoratori delle Agenzie Fiscali, che chiedono solo di lavorare nella prospettiva di recuperare le centinaia di miliardi di euro di imponibile evasi nel 2008 e di stanare le imprese che sfruttano in nero oltre 2 milioni e mezzo di lavoratori, violando tutte le norme sul lavoro e sulla sicurezza e mettendo in difficoltà, soprattutto in un momento di crisi economica, le aziende oneste.