Abbiamo assistito troppo spesso alle conseguenze di cosa accade quando la sicurezza viene messa in secondo piano; la tragedia di Brandizzo nelle Ferrovie parla un po’ per tutte, lo fa ad alta voce, purtroppo, per il suo tragico bilancio di vittime accendendo i riflettori sul tentativo della società delle Ferrovie, come tante altre note aziende, di intimorire con provvedimenti disciplinari e azioni di vero e proprio mobbing i lavoratori ed RLS che scelgono di denunciare il mancato rispetto delle normative sulla sicurezza. Nel Trasporto Pubblico Locale i riflettori hanno puntato il tragico incidente di Mestre, ma non dimentichiamo quello della città di Capri, di Fiano Romano e, soprattutto non dimentichiamo il lungo elenco dei morti sul lavoro che avviene ogni anno in ogni settore e categoria.
Eppure la società BUSITALIA Sita Nord che opera nella Regione Umbria (società controllata da Ferrovie dello Stato) sembra non aver imparato nulla; ricalca pienamente quel metodo sinistro ed intimidatorio verso chi solleva il problema della sicurezza semplicemente rifiutandosi di effettuare una inversione a U dietro una curva con segnaletica orizzontale (striscia longitudinale continua) che ne vieta la possibilità tenendo conto che la vettura era in servizio con tanto di passeggeri a bordo.
Il risultato, per il prudente conducente, è stato un provvedimento disciplinare con ben trenta giorni di sospensione dal servizio.
Un provvedimento disciplinare che ci riconduce la mente proprio ai comportamenti adottati nella società Ferrovie dello Stato dove la legittima scelta dell’operaio, responsabile della sicurezza che è intervenuto per bloccare delle operazioni svolte in modalità di alto rischio è stato sanzionato con diversi giorni di sospensione; stesso modus operandi adottato dalla società Busitalia Umbria
Chi, in Busitalia Umbria e/o in FS ha firmato queste sanzioni ha commesso lo stesso reato di chi, nel cantiere ferroviario della stazione di Brandizzo ha ordinato agli operai di iniziare i lavori senza attendere le conferme di sicurezza.
PER QUESTO È NECESSARIO L’INTRODUZIONE DI UNA LEGGE SUL REATO DI OMICIDIO SUL LAVORO
Vorremmo come lavoratori e come organizzazione sindacale, che questi tragici eventi, facciano alzare il livello di attenzione delle aziende a protezione dei propri dipendenti, per far sì che ogni lavoratore dopo una giornata di lavoro torni alla propria casa e dai propri cari, ma purtroppo, per le logiche del profitto, le aziende mettono sempre di più a rischio la vita dei lavoratori e, di conseguenza, quella dell’utenza che pensa di viaggiare su mezzi sicuri con adeguata manutenzione, con conducenti rispettosi del codice della strada e delle norme di sicurezza previste per il trasporto persone.
USB Lavoro Privato ha assistito il lavoratore nelle varie audizioni aziendali, rappresentando l’assurdità della contestazione con prove fotografiche e testimonianze; ma l’arroganza e l’indifferenza della società Busitalia è stata totale, sia delle spiegazioni addotte dal lavoratore e dalla O.S., ma ancor più grave confermando il completo disinteresse del Rispetto del Codice della Strada e delle norme sulla sicurezza, scegliendo di punire il lavoratore in modo che sia di esempio anche per altri lavoratori al fine che non debbano permettersi di mettere in discussione le direttive aziendali anche se contro le più elementari norme e leggi che regolamentano il servizio pubblico: "chi osa verrà punito."
Faremo come O.S. una denuncia alla Procura della Repubblica per istigazione da parte di Busitalia a contravvenire il Codice della strada, faremo denuncia all’Ispettorato del Lavoro per il pericolo che Busitalia fa correre ai propri dipendenti e utenti per l’istigazione al non rispetto della sicurezza.
INVITIAMO I LAVORATORI AUTOFERROTRANVIERI E NON DELLA REGIONE UMBRIA, I CITTADINI TUTTI ALLA MOBILITAZIONE PER VENERDI’ 24 NOVEMBRE PER UN PRESIDIO IN PIAZZA ITALIA, PERUGIA, A PARTIRE DALLE ORE 09:OO
BASTA MORTI SUL LAVORO
BASTA VIOLAZIONI SULLA SICUREZZA NEL RISPETTO DELL’UTENZA E DEGLI ADDETTI AL SETTORE
LUNEDI’ 27 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE
RIVENDICHIAMO:
TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA
LIBERO ESERCIZIO DEL DIRITTO DI SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
AUMENTI SALARIALI DIGNITOSI
MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO
BLOCCO DELLE PRIVATIZZAZIONI
Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato, settore TPL