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Sicurezza nei luoghi di lavoro! - Maroni: con quella bocca può dire ciò che vuole…

Nazionale,

Lavoratori,

ricorderete che a ridosso delle stragi e degli omicidi nei luoghi di lavoro, il Ministro dell’Interno si vantò attraverso i teleschermi di prossime assunzioni nei Vigili del Fuoco finalizzate alla costituzione di un contingente per controlli ed ispezioni  nei luoghi di lavoro.

 
A parte che, assunzioni ancora oggi non se ne vedono, le uniche su cui possiamo oggi contare sono quelle che avevamo già previsto con provvedimenti vecchi, e non certo formate per fare sicurezza nei luoghi di lavoro.


Il controsenso emerge in  questi giorni, dove il governo si appresta a manomettere prima di tutto la legge 626/94, nonché il nuovo Testo Unico in materia di prevenzione e sicurezza   nei luoghi di lavoro.


Precisamente si accinge a modificare  il T.U.  proprio la catena di responsabilità non sarà più in capo al datore di lavoro ma i subordinati saranno i responsabili della mancata applicazione delle norme  fino ad arrivare all’ultimo lavoratore.

 
Un vero dispregio della vita dei  lavoratori ed un gran piacere per “padroni” e datori di lavoro, che da oggi in avanti non pagheranno nemmeno le multe per non avere presentato il piano di rischio della propria attività.


Sarà colpa dei lavoratori o di qualche responsabile della sicurezza messo nel posto di lavoro a copertura delle mancanze del datore di lavoro.                                                                               

Complimenti , in questo modo hanno “CINESIZZATO” i lavoratori italiani.

 
Ed i Vigili del Fuoco?

 
Prima di tutto che cosa dovremmo ispezionare?  quale attività di prevenzione mettere in campo per prevenire gli omicidi nelle fabbriche e nei posti di lavoro, quando la legge autorizza i datori a disattendere quelle che erano le norme in materia?

 
Ed inoltre noi stessi in qualità di lavoratori, a chi dobbiamo fare capo quando mancano le più elementari norme di sicurezza nei luoghi di lavoro. A chi abbiamo l’obbligo di denunciare la mancanza di sicurezza?

 
Abbiamo l’impressione che, con le nuove direttive, dove ci viene chiesta la nomina dei Responsabili dei Lavoratori per la sicurezza, questi servano solo da riparo al datore di lavoro, ed in ogni caso a scaricare la colpa, non più a chi detiene e dispone dei mezzi di spesa per adeguare i posti di lavoro, ma sul misero lavoratore che non avrà seguito le “procedure” corrette.

 
Un passo indietro inqualificabile, una delle attività su cui il Corpo Nazionale VV.F. poteva essere impiegato al fine di ridurre il record negativo di 1.300 morti all’anno, ed invece saremo costretti, come al solito, a continuare a recuperare solo corpi di malcapitati lavoratori.

 
Continueremo a rimanere senza organico svolgendo manovalanza a basso prezzo!

 
Come RdB/CUB, abbiamo messo in campo una serie di iniziative per costringere il governo a implementare queste norme ed assumere ispettori per le ispezioni nei luoghi di lavoro.


Alla luce di quello che sta succedendo continueremo la nostra battaglia, ma devono essere i lavoratori,  partendo dal singolo posto di lavoro, a pretendere sicurezza degli ambienti di lavoro al posto di depenalizzazioni per i “padroni”, altrimenti il nostro ruolo sarà quello di essere le vittime sacrificali  di questo Governo!

Rigettiamo le modifiche “confindustriali” e pretendiamo di lavorare con l’unica sicurezza di tornare a casa!