Metodo Marchionne: giù la testa
Inizia il 2011 con la scoperta che il suggeritore segreto dei massimi vertici dell'Ateneo senese è nientemeno che Marchionne in persona. La pubblica Amministrazione ormai, interpretando alla lettera la legge "Brunetta", si concede mano libera sulle scelte che contribuiscono alla definizione del salario e dell'organizzazione del lavoro e ritiene bypassabile la comunicazione e la discussione con la RSU e le OO.SS. imponendole invece con una mail scarna, fredda che non tiene conto delle difficoltà del personale in relazione proprio ai comportamenti dell'amministrazione in sede contrattuale.
In sostanza il Rettore ci comunica che nei prossimi mesi verranno pagate solamente le somme dovute per indennità spettanti del 2010 che però verranno liquidate di fatto nel 2011 (per esempio i 40 centesimi del rischio chimico di dicembre!). Tutto ciò che concerne invece voci stipendiali accessorie che gravano sul 2011 non verranno pagate.
Riteniamo inaccettabile la decisione unilaterale dell'Amministrazione di togliere voci stipendiali accessorie previste dal contratto come l'indennità ex art. 41 stabile.
Chiariremo con i nostri legali se tutta questa operazione sia legale e valuteremo pertanto la presenza di estremi di illegittimità cui opporci nelle sedi opportune.
Riteniamo le scelte dell'amministrazione errate poiché non valorizzano i sacrifici che il personale tecnico e amministrativo ha fatto e sta continuando a fare in questi mesi. Chiediamo con forza un' inversione ditendenza con l'apertura immediata di una fase interlocutoria e la cessazione di ogni passo unilaterale nella riaffermazione della centralità della contrattazione.
Abbiamo detto, scritto e urlato più volte negli ultimi mesi del 2010 chequesto sarebbe successo, ma nessuno, ne Direttore Amministrativo ne Rettorehanno mai voluto chiarire quale sarebbe stata la loro scelta e ora ce la calano in testa come una bastonata. Hanno parlato di fiducia ma come si può dare fiducia a chi non condivide le proprie idee, ma impone e non accetta critiche altrimenti minaccia perdita di posti di lavoro, ecc.
Purtroppo nelle minacce ed intimidazioni di licenziamenti e mobilità coattiva, sono supportati da forze politiche locali che non solo non hanno detto una parola in tutti questi mesi durante i quali si addensavano le nubi sul personale tecnico-amministrativo, ma addirittura stanno cercando di mettere a tacere le proteste giustificatissime dei dipendenti in previsione della campagna elettorale per le comunali a Siena.
Sappiano, tutti questi signori, Amministrazione e politic[anti]i, che i lavoratori non si lasceranno intimidire e che metteranno in atto tutti i metodi a propria disposizione, legali, contrattuali e di protesta, per non sottostare a questi veri e propri soprusi.
CON OGNI MEZZO NECESSARIO!!!
CISAL. CISAPUNI, CISL, RdB/USB, UGL, UIL