Abbiamo qualche novità sui pagamenti previsti da qui a fine anno, come al solito vi consigliamo di non spenderli prima di averli in busta paga, perché purtroppo ci hanno abituato troppo spesso a promettere e poi non mantenere. Comunque con il cedolino di novembre, finalmente, dovrebbero, il condizionale è sempre d’obbligo, pagare la compagna boschiva 2010. Per quanto riguarda invece i l’ o.d.s. 61: rientri in turno dal salto turno del 2010, siamo fermi al luglio dello stesso anno, sembra, pare, che i soldi siano in arrivo e che quindi entro l’anno si riesca a provvedere ai pagamenti. Invece per i soldi delle missioni all’Aquila 2010 siamo fermi a dicembre 2009, sono arrivati un po’ di fondi, che permetteranno di pagare a malapena gennaio 2010. Complimenti vivissimi! Per i pagamenti dei rientri in turno per sopperire alle carenze organiche dall’emergenza terremoto dell’Aquila siamo fermi al 25 settembre 2009, non abbiamo notizie di soldi in arrivo, temiamo che il Ministero non riuscirà a fare fronte all’impegni economici sostenuti con i lavoratori! Insomma la situazione è drammatica. Come USB faremo di nuovo pressioni presso il Dipartimento per sollecitare i pagamenti e soprattutto avere risposte chiare su come intendano provvedere a reperire i fondi, si parla di milioni di euro, per far fronte alle migliaia di ore che in tutti i Comandi i Pompieri hanno svolto per sostituire i colleghi al terremoto.
Il cedolino unico doveva semplificare i procedimenti, nell’idea del ministro che lo ha istituito, invece di fatto i ritardi nei pagamenti sono aumentati, inoltre la busta paga risulta poco comprensibile, non c’è la necessaria trasparenza da permettere al lavoratore di controllare se sono stati effettuati regolarmente i pagamenti. Anche su questo la USB a livello nazionale è intervenuta per chiedere maggiore trasparenza e chiarezza nel cedolino. Quest’anno nelle buste paga ci sono arrivati a rate i soldi del rinnovo contrattuale, non ce li hanno dati tutti insieme, forse per la paura che li spendevamo troppo in fretta. Sfidiamo chiunque a capire se effettivamente si è ricevuto i soldi che ci spettavano. L’impresa è impossibile, bisognerebbe assoldare un commercialista. Quest’anno siamo sotto la “sbornia” di una busta paga più sostanziosa, gli arretrati ci hanno dato una mano, un po’ di aria, ma il prossimo anno torneremo alla solita tristezza, ad uno stipendio da fame, con più tasse di un anno prima, con servizi più costosi e ticket sanitari aumentati.
Una volta si diceva pochi , maledetti e subito….. oggi possiamo solo dire: pochi e maledettamente in ritardo!