In questi giorni assistiamo a pressioni e provocazioni inaccettabili nei confronti di quella che ormai è una realtà consolidata nella città di Bologna: le occupazioni abitative. Non soltanto rispondono a una condizione di emergenza abitativa sempre più incalzante, ma in più spesso rappresentano esempi di vita solidale inseriti e attivi nei quartieri in cui trovano insediamento.
A tutto questo le risposte delle istituzioni sono quanto mai convulse e contraddittorie, se un giorno alle pressioni di un movimento che chiede che sia riconosciuto e garantito il diritto alla casa per le molte persone che hanno coraggiosamente deciso di lottare per conquistarlo, il giorno dopo le forze dell'ordine fanno sfoggio di muscoli davanti alle occupazioni.
Questo è esattamente quello che è successo negli ultimi due giorni alle porte delle occupazioni di via de'Maria e via Fioravanti, organizzate dal collettivo Social Log, alle quali il "buongiorno" è stato dato da agenti della Digos intenzionati ad eseguire l'ordinanza di sequestro ordinata dal PM, dopo l'iniziale parere contrario del Gip.
Gli occupanti hanno presidiato le loro case senza cedere alle provocazioni, ma se questo è il trattamento che si intende riservare alle occupazioni andremo incontro a tempi duri in cui sarà necessario stringersi solidali gli uni gli altri per resistere e rilanciare la lotta: le istituzioni cittadine devono trovare soluzioni all'emergenza abitativa, non avvallare sequestri e sgomberi che non hanno altro effetto se non quello di rimandare altre persone sulla strada!
Solidarietà a Social Log, agli abitanti e a tutte le occupazioni!
AS.I.A.-USB Bologna