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Puglia

SOMMOZZATORI UNA BUFERA DI TAGLI

Brindisi,

Ipotesi di modifica delle piante organiche del personale operativo del C.N.VV.F.

 

Lavoratori,

si propone una modifica delle piante organiche del personale operativo del C.N.VV.F, a suo tempo oggetto dell’Accordo stipulato nel 2008 con le OO.SS., al fine di tenere …

…così recita l’inizio della nuova puntata della sceneggiata relativa alle piante organiche. Si parla di una “ipotesi che modifica un accordo”, ma a regolare le piante organiche di ufficiale c’è ancora il vecchio dpcm del 97. Allora perché per i nuclei sommozzatori in chiusura, sulla base di accordi ed ipotesi da anni stanno già subendo l’azzeramento dei posti per mobilità, passaggi di qualifica e corsi basici?

 

Guardando questa ipotesi, tanti dubbi e interrogativi sorgono su chi e perché ha deciso di ripartire le forze in questo modo, ad esempio:

  • chi e perché decide che la Toscana debba avere in organico 48 unità la Puglia 42 e la Campania 40?

  • chi e in base a cosa decide di assegnare 40 unità a Napoli e 28 a Torino?

  • perché su tutto l’Adriatico insistono solo nuclei di 3^ categoria?

  • che fine ha fatto Crotone, la cui creazione nell’accordo del 2008 determinava la soppressione di un nucleo della Puglia?

 

E allora chiediamoci anche perché Puglia, Emilia, Toscana e Veneto debbano conservare due nuclei mentre tante altre regioni non ne hanno neanche uno? (Mettiamo un nucleo per ogni direzione regionale e gli diamo una categoria in base criteri reali quali rischio acquatico estensione e peculiarità del territorio). Troppi dubbi che tecnicamente non possono essere spiegati. Unica spiegazione!?!

La solita inutile e dannosa operazione di facciata che mira a smembrare il Corpo Nazionale con un risparmio ridicolo quando invece sprechi e malaffare continuano a tarlare il tessuto economico e sociale del nostro paese. Ma questi signori che con l’avvallo dei sindacati compiacenti hanno deciso tutto questo, hanno semplicemente eseguito una operazione aritmetica, spostando dai nuclei in chiusura verso quelli da potenziare. A questo punto a tutti i sommozzatori dei nuclei a perdere non resta che una strada da percorrere:

DIMISSIONI IMMEDIATE???

Se loro possono mettere in crisi le nostre vite allora noi possiamo mettere in crisi il dispositivo di soccorso, perché senza i nostri numeri come copriranno il servizio? E un monito va ai colleghi dei nuclei scampati alla chiusura e che ora poco pavidamente restano nell’ombra godendo lo scampato pericolo: è fin troppo facile prevedere che questo è solo l’inizio per arrivare quanto prima ad altri e più incisivi tagli,che loro continueranno a chiamare “razionalizzazioni”.