E’ ormai noto a tutti che il Senato lo scorso lunedì ha approvato con la fiducia il maxi emendamento al DL 95/2012 (anche detto spending review) che all’art. 2 comma 5 presenta una importante deroga per il MAE. Tale nota prevede che la piattaforma su cui calcolare i previsti tagli di organico del MAE (10% personale non dirigenziale e 20% personale dirigenziale) sia da considerarsi esclusivamente quella estera calcolabile in c.a. 2.500 dipendenti. Va aggiunto che il medesimo comma 5. prevede anche il “completamento del processo di riorganizzazione delle sedi estere”.
Se consideriamo che attualmente il contingente MAE all’estero ammonta a c.a. 1.900 Aree Funzionali e poco più di 500 Dirigenti (511 Diplomatici e 12 Carriere Direttive) il previsto taglio sarà operato su un totale di c.a. 2.500 e non 5.000 come originariamente previsto.
Detto in altre parole significa che la pianta organica del MAE non dovrebbe subire i tagli numerici originariamente previsti che, va detto, avrebbero seriamente compromesso la possibilità dello stesso Ministero di continuare ad esercitare le proprie funzioni. La sforbiciata così articolata non comporterebbe conseguenze significative per il funzionamento della struttura e per il personale oggi in servizio.
Le argomentazioni sopra riportate sono state l’oggetto di una informativa sindacale tenuta dal’Amministrazione in data odierna.
Questo il testo dell’emendamento:
Riteniamo ci siano ragionevoli motivi per esprimere una cauta soddisfazione per il temporaneo risultato positivo acquisito dall’Amministrazione in questa delicatissima e difficile fase economica e politica del paese.
Tuttavia, nello stesso tempo crediamo anche che momenti come questi presentino una serie di interessanti opportunità. Le crisi, si sa, comportano trasformazioni nei sistemi. Cambiamenti che, se ben gestiti, possono anche risultare virtuosi.
Confidiamo pertanto nella responsabilità di tutti, in primo luogo dell’Amministrazione, per una reale, obiettiva, analisi dei problemi del MAE finalizzata a trasformare in modo virtuoso le esigenze di riorganizzazione del Ministero. Auspichiamo conseguentemente che vengano individuati gli opportuni correttivi normativi e strutturali, a cominciare dalla rivisitazione della contrattazione di secondo livello, per liberare tutte quelle risorse che decenni di immobilismo opportunistico hanno soffocato.