Come Federazione del Sociale USB - Catanzaro, non possiamo certo restare inerti di fronte al grido di dolore dei tanti proprietari di stabilimenti balneari, bar ristoranti ed attività stagionali, che hanno dato tanto lustro alla nostra terra col loro illuminante modello di imprenditoria e ora - poverini- lamentano l’impossibilità di aprire per via dell’assenza di lavoratori che preferirebbero addirittura i 500 euro del reddito di cittadinanza, piuttosto che devolvere il loro sudore in nome dell’interesse comune... e del portafoglio del privato e pretenderebbero addirittura di essere pagati adeguatamente.
Ebbene, in nome di quel clima di concordia nazionale tanto caldeggiato dal governo e che a queste latitudini si traduce nel concorrere tutti alla ricchezza del privato e di piangere insieme allo stesso per socializzare le perdite, noi vogliamo dare il nostro contributo, mettendo a disposizione un servizio navetta che accompagnerà regolarmente tutti gli imprenditori nei centri per l’impiego più vicini, in modo da poter verificare quanta gente sia alla ricerca di lavoro (dignitoso) e - visto che ci siamo - a fare dichiarare la durata del contratto, le ore giornaliere e, per gli esperti di lingue straniere, la retribuzione.
Siccome, siamo diventati maturi e abbiamo capito che il supporto del mondo del lavoro e i sacrifici della nostra gente saranno determinanti per fare uscire questi imprenditori dalla crisi, siamo disposti a fornire anche delle consulenze coi nostri delegati sindacali nei vari settori lavorativi, in modo che con dati alla mano - poter stabilire a quanto ammonti la retribuzione all’ora per chi oggi viene pagato quando va bene con 800 euro al mese lavorando 7 giorni su 7 e lavorando dalle 08 alle 20 oppure dalle 17 alle 3 della notte; e magari per farla completa, aggiungiamo anche un servizio di ascolto psicologico, per non vergognarsi eccessivamente per tutti questi emolumenti concessi.
Questa ci sembra l’unico tipo di risposta di fronte all’offensiva padronale che, trovando una sponda in alcuni giornali che vengono finanziati dalle associazioni di settore, hanno messo nel mirino il reddito di cittadinanza, reo di non consentire più uno sfruttamento integrale degli strati più bassi della popolazione, spostando invece il focus della discussione e del ragionamento dai modelli di sfruttamento intensivo degli addetti al settore turistico che è il vero pilastro dello sviluppo per pochi della nostra terra.
E proprio per questo, per smontare questa narrazione tossica, saremo presenti con dei banchetti informative per gli stagionali in varie località della nostra provincia e metteremo a disposizione i nostri profili social per pubblicare i racconti di storie di ordinario sfruttamento che avvengono in ogni estate in gran parte degli stabilimenti e che purtroppo sono tutt’altro che eccezioni.
Non possiamo permettere che con la fine del blocco dei licenziamenti le varie imprese
grandi e piccole scarichino sui lavoratori e le lavoratrici la crisi derivata da Covid-19, approfittando della libertà di licenziare per procedere a passo spedito alle ristrutturazioni.
Questo è quello che chiede confindustria e tutte le associazioni padronali che spingono per poter tornare liberamente a licenziare e per avere mano libera per regolare i conti con la forza lavoro; ancora una volta il governo, insieme alla maggioranza che lo sostiene, si è dimostrato complice.
La USB chiede: la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, nazionalizzare aziende e settori strategici, imporre finalmente il salario minimo stabilito per legge, ripristinare i servizi essenziali pubblici attraverso l’assunzione di milioni di lavoratori, incluse per le opere di risanamento ambientale, dei centri storici, consentirebbe di evitare la catastrofe sociale che si prospetta con i licenziamenti.
Banchetto lungomare di Catanzaro giorno 13 giugno 2021 ore 10,30
Banchetto lungomare di Soverato giorno 26 giugno 2021 ore 17,30
Banchetto lungomare di Falerna giorno 19 giugno 2021 ore 17,30