Dopo il riuscito presidio di sabato all'apertura degli Stati Generali dell’Economia, la USB ha preparato il dossier che presenterà oggi alle ore 14 al Governo.
Le proposte economiche sul piatto sono molte e tutte determinanti per indirizzare il nuovo corso verso le esigenze dei lavoratori e dei cittadini invece che, come indica la task force Colao, orientata a far arrivare le risorse alle imprese con l'idea che questo possa risolvere le disuguaglianze.
USB da tempo sostiene, e non solo nell'ambito delle vertenze ex Ilva e Alitalia la necessità di istituire una nuova IRI, e quindi affrontare le crisi industriali strategiche con la nazionalizzazione, con l'intervento pubblico e ricostruzione di una politica industriale dettata dagli interessi del Paese.
Di seguito i punti essenziali intorno ai quali è articolato il dossier USB:
- riforma del Fisco in senso esattamente opposto alla logica della flat tax con ripristino di aliquote progressive crescenti al crescere dei patrimoni, patrimoniale progressiva oltre i 500.000 euro;
- aumento dei salari e delle pensioni per favorire la domanda e quindi la crescita;
- riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario;
- utilizzo dei 173 miliardi per un grande piano di assunzioni di giovani da impiegare nella salvaguardia del territorio e dell'ambiente;
- reddito incondizionato per i disoccupati, per gli stagionali e gli intermittenti;
- regolarizzazione vera dei migranti e forte contrasto a caporalato e sfruttamento degli invisibili;
- riforma degli ammortizzatori sociali;
- rilancio della sanità pubblica con incremento dei posti letto e del personale a tempo indeterminato;
- centralizzazione del governo della sanità pubblica e fine dei finanziamenti a quella privata;
- intervento strutturale a sostegno della formazione attraverso il rilancio dell'edilizia scolastica, riduzione degli alunni per classe;
- assunzione stabile di docenti partendo dalla stabilizzazione immediata e senza concorso dei docenti precari, di tutti gli ex LSU ATA con orario di lavoro pieno per tutti;
- stop ai finanziamenti alla scuola privata;
- piano di individuazione di stabili da riconvertire ed adibire ad edilizia residenziale pubblica senza ulteriore consumo di suolo
- requisizione degli alloggi sfitti e blocco degli sfratti;
- stop alle grandi opere.
USB invita il Governo ad ascoltare il grido di rabbia degli amici e compagni di “Baye Fall”, Mohamed Ben Ali, arso vivo a Borgo Mezzanone nelle campagne del Foggiano, e quello di dolore dei parenti e degli amici di Adnan Siddique, ucciso a Caltanissetta perché si batteva per i diritti e la dignità dei braccianti: “Ascoltate e interrogatevi su quello che questo Paese è diventato”.
Il 21 giugno, domenica prossima, quando i vostri Stati Generali saranno terminati, noi saremo in piazza a Roma a raccogliere il grido di protesta che sta crescendo. Per costruire il cambiamento vero che cerchiamo. E che costituisce l’orizzonte delle grandi mobilitazioni che già stiamo programmando per l’autunno.
Unione Sindacale di Base
Per approfondire guarda il video