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STATO AGITAZIONE FIRENZE

Firenze,

Al Capo del Corpo Nazionale VV.F.

Ing. Gioacchino Giomi

 

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

 

Viceprefetto Iolanda Rolli

 

All' Ufficio Garanzia Diritti Sindacali

Dott. Darko Pellos

 

                                                                            Al Direttore Reg.le VV.F. Toscana

                                                                                                                                          Ing. Agresta Gregorio

 

Al Sig. Prefetto di Firenze

Dott. Alessio Giuffrida

 

e.p.c.

 

Al Dirigente Provinciale VV.F. FIRENZE

Ing. Roberto Lupica

 

 

OGGETTO: dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria-volontà di promuovere lo sciopero provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.

 

 

La scrivente Organizzazione Sindacale, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del Comando provinciale di Firenze, chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore. Il ricorso alla mobilitazione del personale Vigili del Fuoco, che si riserva di promuovere lo sciopero provinciale della categoria, è determinato dal mancato rispetto della normativa contrattuale vigente da parte del dirigente locale in merito alla mancata risposta ad una nota di questa OS che chiedeva allo stesso un riscontro urgente e chiarimenti sulle ore di lavoro eccedenti orario ordinario in occasione delle sostituzioni personale. La palese violazione è determinata da l’adozione di procedure che non contabilizzano più le ore per sostituzioni senza aver fornito informativa alle oo.ss. (art. 33 DPR 7/5/2008) ne aver effettuato concertazione (art.35 DPR 7/5/2008) né aver emanato atto formale ai lavoratori per informare di una decisione unilaterale che incide pesantemente sui carichi di lavoro e sui tempi e prestazioni di tutti i lavoratori.

Ulteriore elemento di conflitto, su cui abbiamo chiesto riscontro senza esito, è nel merito di un atto di discriminazione e violazione palese di norme e regole scritte e contrattate con i rappresentanti dei lavoratori. Ci riferiamo al sorteggio di personale da inviare al controllo sostanze psicotrope come da Dlgs 81/08 e regolamentato da Disposizioni di Servizio emanate da questo comando dopo confronto negoziale. Il dirigente, ergendosi al di sopra delle regole, quasi da “intoccabile”, ha ritenuto di infrangere totalmente le regole delle disposizioni “sollevando” un lavoratore che era stato estratto dalla casualità perché evidentemente ritenuto “indispensabile” per il soccorso e quindi esonerato dalla suprema decisione, creando di fatto una casta di “intoccabili”. Su questa vicenda il nostro tentativo di richiesta di chiarimento è stato completamente ignorato. Per questo motivo chiediamo, congiuntamente al tentativo di conciliazione, un accesso agli atti ai sensi degli articoli 22-28 Capitolo V Legge 241/90. La documentazione relativa deve essere inviata a questa organizzazione prima del tentativo di conciliazione in modo tale da poter accertare lo svolgimento dei fatti e poter discutere nel merito della vicenda dato che si sospetta anche una incompatibilità di incarichi svolti durante il turno di quel 24 Maggio 2016, chiediamo quindi che ci vengano fornite tutte le delucidazioni del caso o saremo costretti ad azioni ulteriori.

Altro elemento di conflitto è determinato da una sorta di “obbligatorietà” che il dirigente ha disposto nell’emanazione degli ordini del giorno relativi alle visite mediche per libretto sanitario. Ebbene queste visite, obbligatorie per lavoratore e datore lavoro, vengono predisposte sistematicamente “fuori” dall’orario ordinario di lavoro e programmate “obbligatoriamente” per i lavoratori, che in caso di impedimento, fuori dal proprio orario di lavoro, dovrebbe addirittura fornire giustificazioni.

Per tutte queste ragioni e ulteriori che ci riserviamo di produrre siamo a proclamare lo “stato di agitazione” del personale del comando Firenze.

Nell’attesa di urgente riscontro alla presente si porgono Saluti di rito.