Segreterie Provinciali Salerno
Sarno, 17 aprile 2013
Al Prefetto di Salerno
Al Direttore Generale ASL Salerno
Al Direttore Sanitario Aziendale
Agli Organi di Informazione
A tutti i lavoratori ASL Salerno
Loro sedi
Oggetto: stato di agitazione lavoratori ASL Salerno: criticità Presidio Ospedaliero di Sarno. Precisazioni
Le scriventi sigle sindacali premettono che in data 11/04/2013 hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell’ASL Salerno.
La vertenza dei Lavoratori nasce a causa di diverse disposizioni di servizio dei Dirigenti Sanitari di alcuni Presidi che pregiudicano la qualità dei livelli di assistenza e determinano una seria e grave compressione dei diritti dei Lavoratori.
In particolare nei Presidi Ospedalieri di Nocera e Sarno.
Mentre a Nocera nella giornata di ieri il Direttore Sanitario Aziendale, dr. Federico Pagano riusciva a concordare l’apertura di un tavolo tecnico con le forze sociali per venerdì p.v., per discutere delle criticità del P.O. di Nocera previo ritiro delle disposizioni emanate dal direttore sanitario – dr. Maurizio D’Ambrosio –, a Sarno, causa l’ostinata presa di posizione del Direttore Sanitario presidiale, dr. Vincenzo Crescenzo, non si riusciva ad ottenere il congelamento delle disposizioni contestate.
Sulle criticità del Presidio Ospedaliero di Sarno occorre fare alcune precisazioni anche in merito alle dichiarazioni fornite agli Organi di Informazione dal dr. V. Crescenzo.
Il dr. Crescenzo dice il falso quando sostiene che i provvedimenti contestati sono trasparenti e corretti e vediamo il perché:
1) in merito alla correttezza va detto che il giorno 18/02/2013 si è tenuto un incontro, alla presenza del Dirigente del Servizio Gestione Risorse Umane – dr. Franco Avitabile - tra alcune organizzazioni sindacali e il dr. Crescenzo per discutere dei provvedimenti assunti dalla Direzione Sanitaria che vessavano i Lavoratori di diverse unità operative del Presidio;
2) durante l’incontro sono state denunciate alcune attività irregolari se non illegittime praticate nel Presidio oltre ad esporre una cattiva organizzazione delle modalità di ricovero dei piccoli pazienti sia nel Nido Fisiologico che in Pediatria;
3) in effetti nel presidio di Sarno il Nido Fisiologico si trasforma in Nido Patologico con una promiscuità tra neonati sani e neonati patologici non consentita da alcuna legge;
4) nel Nido Fisiologico attualmente vi sono n° 12 Puericultrici e nessuna figura infermieristica nonostante, come abbiamo detto sopra, la presenza di neonati patologici;
5) veniva altresì segnalata la disponibilità di due puericultrici di essere trasferite a Nocera ove potevano contribuire a ridurre gli straordinari effettuati presso il Nido Fisiologico per carenza di personale;
6) la riunione si aggiornava al 26 febbraio successivo ma, per motivi di salute del dr. Franco Avitabile, veniva rinviata ad altra data da stabilire;
7) da allora è stato un continuo rinvio senza ottenere più alcun confronto sulla vertenza aperta il 18.2.2013;
8) il 12 aprile 2013 il dr. Crescenzo emanava le 4 disposizioni di servizio contestate per le unità infermieristiche della Pediatria impedendo in tal modo qualsiasi ulteriore confronto.
Queste modalità d’intervento sicuramente non possono essere
definite corrette.
In merito poi alla trasparenza, basta leggere le 4 disposizioni a firma del dr. Crescenzo per comprendere che la invocata trasparenza ostentata agli Organi di Informazione dal dr. Crescenzo si svuota di contenuto.
Vediamo il perché:
1) nei dispositivi contestati, dopo la premessa, il dr. Crescenzo delinea una nuova configurazione della Chirurgia Generale compiendo arbitrariamente la sommatoria della dotazione dei posti letto della Chirurgia Generale con la dotazione dei posti letto della “week Surgery” che nel frattempo ha concluso il periodo di sperimentazione;
2) ebbene apodittica, autoreferenziale e falsa in quanto non tiene conto degli effettivi carichi di lavoro della U.O. di Pediatria dove soventemente il primario e/o il medico di guardia spesso autorizzano posti letto e/o culle in aggiunta alla dotazione standard dei 10 posti letto; ma vi è altro, ancora più grave, che complica ulteriormente l’espletamento della routinaria assistenza infermieristica che dovrebbe essere garantita ai piccoli pazienti ricoverati in Pediatria: le urgenze di P.S. Pediatrico invece di essere garantite presso i locali del Pronto Soccorso vengono dirottati direttamente in Pediatria senza il dovuto Triage e con esclusione degli eventuali interventi salvavita da effettuare al Pronto Soccorso; in pratica al P.S. del Presidio Ospedaliero di Sarno se arriva un bambino che ha le convulsioni o un bambino che ha un banale mal di pancia viene inviato allo stesso modo nella Pediatria per un consulto pediatrico; con queste modalità circa un anno fa, è arrivato in Pediatria un bambino che era già morto!!!
3) adesso con questa descrizione più articolata di quello che accade in Pediatria riesce ancora a sostenere il dr. Crescenzo che il trasferimento di queste 4 unità infermieristiche non determinerà alcuna criticità assistenziale in Pediatria?
4) non ci risulta che ci sia un provvedimento autorizzatorio della Direzione Generale che consente al dr. Crescenzo di aumentare la dotazione dei posti letto della Chirurgia Generale dai 16 posti letto previsti dal Decreto 49, ai 26 posti letto assegnati alla Chirurgia Generale dal 15/04/2013 dal dr. Crescenzo;
5) ancora, nei provvedimenti in contestazione il dr. Crescenzo afferma che il trasferimento delle 4° unità infermieristiche non avrebbe determinato alcuna criticità assistenziale: ma tale affermazione è
Altro che trasparenza
6) infine il dr. Crescenzo, in un delirio di onnipotenza, stabilisce nelle disposizioni in contestazione che l’unico criterio valido per individuare il personale da trasferire è l’anzianità di servizio rimuovendo completamente la situazione di 2 Infermieri, sempre in forza alla Pediatria, che hanno serie prescrizioni verificate dalla Medicina Preventiva e che in aperta violazione di norme contrattuali e legislative effettuano turni notturni e lavoro straordinario.
Altro che trasparenza
Pertanto le scriventi sigle sindacali ritengono che il dr. Crescenzo ha voluto deliberatamente assumere dei provvedimenti “punitivi” nei confronti di personale “reo” di aver “alzato la testa” e di essersi “ribellato” al sistema di potere politico/clientelare del dr. Vincenzo Crescenzo.
Avremmo altro da denunciare sul predetto sistema di potere ma ci riserviamo di farlo nelle opportune sedi. Un esempio per tutto: la questione sicurezza dei Lavoratori del Pronto Soccorso di Sarno mai affrontato con la dovuta determinazione e serietà da parte del dr. Crescenzo.
Avevamo chiesto, nelle more della costruzione di un tavolo specifico sulle criticità del Presidio di Sarno, la sospensione dei provvedimenti assunti dal dr. Crescenzo, ma in effetti è arrivata soltanto una nota a firma del Direttore Generale con l’indicazione di una data (29 Aprile p.v., sic !!!) per la discussione delle criticità del P.O. di Sarno ma senza la necessaria e opportuna sospensione dei provvedimenti contestati così come era accaduto per la vertenza dei Lavoratori del P.O. di Nocera Inferiore.
Purtroppo, pur apprezzando, da una parte, il tentativo del Direttore Generale dell’ASL - dr. Squillante - di raffreddare il conflitto anche su Sarno, si constata altresì dall’altra parte un comportamento supponente e arrogante del dr. Crescenzo che sta pregiudicando la stessa credibilità dei vertici aziendali rispetto alla reale volontà di verificare la possibilità di perseguire un percorso condiviso di gestione delle criticità che affliggono l’intera Azienda.
Non è tollerabile nessun altro giochino di potere.
Al Direttore Generale ribadiamo che la catena di comando gli consente di rimuovere subito gli autoritarismi fanatici del dr. Crescenzo e riaprire il dialogo con le scriventi forze sociali.
Diversamente cercheremo tutte le alleanze possibili per allargare il fronte di lotta e ripristinare condizioni lavorative serene per i Lavoratori del P.O. di Sarno al fine di garantire una elevata qualità dei livelli di assistenza all’utenza e per contrastare qualsivoglia tentativo di utilizzo della struttura pubblica di Sarno per interessi illeciti che andranno altresì denunciati alle Autorità Giudiziarie.
Resta, pertanto, aperto il fronte di lotta a Sarno con il mantenimento dello stato di agitazione e con il presidio permanente della Direzione Sanitaria fino a quando non saranno sospese le disposizioni in contestazione.
F.to
Segreterie Provinciali Salerno
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Storniello Vito Vitolo Rosario Picariello Pasquale Tortora