Nella tarda serata di martedì 28, ancora un incidente, questa volta in Colata Continua. Mentre il gruista sollevava una bramma caricandola sul carroponte, improvvisamente si sono rotte le funi e successivamente è precipitato il bozzello, di considerevole peso, da un’altezza di circa 15 metri. Le funi rotte, come fruste, hanno colpito violentemente la zona evacuazione. Fortunatamente, il pronto intervento costituito da meccanici ed elettricisti che spesso si occupano della manutenzione dei robot marcatrici, in quel preciso momento non si trovava nell’area dell’incidente.
Gravissima la totale assenza di manutenzione, tra cui per esempio il programma di interventi che prevedeva in passato sistematicamente il cambio fune. Nulla di questo viene più fatto. Ci fa rabbrividire il solo pensiero di una circostanza simile: se al posto delle bramme, si fosse sganciata una siviera con 300 tonnellate di acciaio liquido bollente, avremmo registrato una strage.
Torniamo a segnalare pesanti condizioni di precarietà dal punto di vista della sicurezza. I livelli di manutenzione dello stabilimento siderurgico tarantino oggi sono paragonabili a quelli degli anni peggiori della ThyssenKrupp (si ricordi la morte di sette dipendenti a Torino nel dicembre del 2007).
Non si esageri a forzare la mano in questo senso. Ormai quotidianamente nello stabilimento di Taranto si verificano infatti incidenti; l’ennesimo “near miss” è il segnale importante della necessità di un immediato intervento. Sentiamo sempre più vicino il pericolo soprattutto in determinati reparti e quindi torniamo a sollecitare risposte concrete, subito. Il Governo agisca, perché il tempo è ampiamente scaduto.
Franco Rizzo
Coordinatore provinciale USB Taranto