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Toscana Salute VVF

STRESS TERMICO PER I LAVORATORI. ASPETTIAMO L'AUTUNNO PER INTERVENIRE?

Firenze,

Ai Dirigenti CNVVF serve assumere i metereologi per prevedere l'estate a luglio?

 

Al Direttore Regionale CNVVF Toscana

Ing . Marco FREZZA

 

Oggetto: segnalazione di situazione di rischio da "stress termico" (temperatura ed umidità elevate) per  lavoratrici e lavoratori vigili del fuoco.

 

 

Con la presente vogliamo segnalare una situazione di rischio rilevante per la salute dei lavoratori,  causato dall’esposizione a temperatura-umidità elevate per tutte le tipologie di attività di soccorso.

L’esposizione dei lavoratori a temperature elevate a cui i lavoratori del CNVVF vengono esposti sono amplificate dall'ondata di alte temperature che affligge il paese in questa stagione.

Il perdurare di questa situazione, come specificato anche nelle linee guida del Ministero della Salute, può provocare sia gravi danni alla salute che una riduzione del livello d'attenzione degli autisti e di tutti gli operatori del soccorso, di conseguenza, un aumento delle probabilità di incidenti stradali ( per i conducenti dei veicoli ) ed un aumento delle probabilità di infortunio per gli operatori del soccorso.

Tra i principali danni alla salute ricordiamo: spasmi dolorosi alle gambe e all’addome, eccessiva sudorazione,astenia, cute pallida e fredda, polso debole o rapido,stato confusionale, convulsioni ecc.; effetti provocati da temperature-umidità  elevate associate a condizioni di lavoro critiche (indumenti pesanti, ritmi di lavoro intensi, pause di recupero insufficienti, scarso consumo di liquidi ecc.)

 

Sulla base di queste  considerazioni:

ai sensi dei relativi articoli  del Dlgs  81/08, dalla circolare Ministeriale del 05/05 2008 a firma del Dott. medico Sbardella, delle circolari dell’Ispettorato Naz. del lavoro ( circ. n.4639 del 02/07/2021 e n.3783 del 22/06/2022) e della nota Inps-Inail (del 26/07/2022) sul tema;

vi chiediamo un incontro urgente per analizzare la situazione ed individuare rapidamente, anche sulla base di una valutazione specifica dei rischi, le soluzioni adeguate, sia organizzative che strutturali, per la tutela della salute- sicurezza di lavoratori.

Per ridurre lo stress termico chiediamo, in attesa dell’attuazione di misure strutturali ( impianti di climatizzazione  sia nei locali fissi che sui veicoli ), l’adozione immediata delle seguenti misure di prevenzione, di tipo organizzativo e di "ristoro" per i lavoratori:

  1.  Elaborazione immediata di una procedura di sicurezza che preveda di abbassare  la possibilità che gli operatori del soccorso siano colpiti da colpi di calore.
  2. Elaborazione immediata di una procedura di sicurezza che preveda una manutenzione adeguata  e la pulizia  frequente dei filtri degli impianti di climatizzazione.
  3. Sorveglianza sanitaria per una maggiore protezione dei lavoratori rispetto al rischio da stress termico.
  4. Informazione -formazione adeguata dei lavoratori sul tema
  5. Idratazione: rendere disponibile acqua potabile fresca  per la reidratazione dei lavoratori. 
  6. L’acqua fresca potabile deve essere sempre disponibile per i  lavoratori sia nei veicoli che all’esterno.
  7. Ipotesi di misure da attuare immediatamente: fornire ai lavoratori una borraccia termica da riempire di acqua fresca alla presa con l'aggiunta dei sali minerali previsti dalle disposizioni di servizio, permettere ai lavoratori il rifornimento gratuito di acqua fresca anche in zone impervie o malamente accessibile per la natura del soccorso. In alcuni casi, poiché il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire acqua potabile ai lavoratori, l’azienda deve rimborsare i costi sostenuti dai lavoratori per comprare l’acqua.
  8. Abbigliamento:  fornire ai lavoratori divise di lavoro di tipo estivo
  9. Organizzazione del lavoro: rispetto delle procedure di lavoro durante le fasi d'intervento,in particolare l'avvicendamento nei tempi previsti del personale impegnato in operazioni di soccorso e spegnimento d'incendio specialmente, in ambiente aperto; introduzione di pause aggiuntive per il recupero psicofisico-fisico.
  10. Pianificazione  e risposta alle emergenze: sviluppare con la collaborazione del medico competente e del responsabile della sicurezza un piano di sorveglianza per il monitoraggio dei segni e dei sintomi delle patologie da calore e di risposta alle emergenze, per favorire precocemente la diagnosi ed il trattamento. Il piano deve includere informazioni su cosa fare quando qualcuno mostra i segni delle patologie da calore, quali misure di primo soccorso attuare in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Tutti i lavoratori devono essere messi a conoscenza del piano e devono essere in grado di riconoscere i sintomi legati allo stress termico. I lavoratori che presentino l'insorgenza di patologie da calore devono cessare immediatamente di svolgere le attività che stavano svolgendo, rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca e bere acqua potabile.

 

Precisiamo che, in caso di assenza di risposta entro 2  giorni dal ricevimento della presente e di mancata attuazione immediata  delle misure di prevenzione richieste, si procederà alla denuncia della situazione di rischio agli organi preposti ed effettueremo le azioni legali necessarie per il risarcimento  dei lavoratori che, in una condizione di rischio come quella descritta, dovessero subire dei danni alla salute.

 

Cordiali saluti.

 

per il Coordinamento USB VVF Toscana

Fabio Fiorentini