Con l'adesione al boicottaggio e allo sciopero contro le prove INVALSI alle scuole superiori di oggi insieme al presidio dimostrativo indetto per questa mattinata dall'USB si conclude una settimana di mobilitazione nella scuola che ha dimostrato la formazione di un nuovo fronte contro queste prove che vede uniti una parte sempre più consistente di genitori, insegnanti e studenti. Non ostante il clima di terrore scatenato dai presidi sul presunto obbligo dei docenti di somministrare e correggere queste prove abbiamo ricevuto notizie, già questa mattina, di interessanti adesioni allo sciopero in quasi tutti gli istituti superiori di Reggio Emilia e provincia. L'elemento più significativo sta nello sciopero dei docenti designati alle prime correzioni delle prove previsto proprio per oggi pomeriggio. Pur non avendo ancora i dati definitivi sull'adesione allo sciopero dalle singole scuole possiamo già affermare che anche docenti nominati d'ufficio dai Dirigenti come addetti alla correzione e all'inserimento dei dati relativi alla prove hanno incrociato le braccia al Nobili, alla Filippo Re, allo Zanelli, al Motti (dove è stato significativo lo sciopero interno anche di molti alunni delle classi seconde interessate alla prova) fino allo sciopero della circa totalità dei docenti designati alla correzione al Polo professionale di Castelnovo ne Monti. Nonostante la propaganda degli ultimi decenni che mirava a convincere della bontà dei quiz e della necessità di dividere scuole e insegnanti in assurde classifiche, l'opposizione all'invalsi continua a crescere. Sempre meno hanno successo le pressioni e le velate minacce di dirigenti e loro “complici” che affermano una presunta obbligatorietà dei docenti nel collaborare con questo ente esterno ed autoreferenziale.
La resistenza all'invalsi, ripresa due anni fa da un'esigua pattuglia di insegnanti, è ora molto più forte e fa paura. Lo confermano i numerosi atti di grave scorrettezza di diversi Dirigenti Scolastici che ci sono stati segnalati in questi giorni da molti docenti e che abbiamo imposto di ritirare. USB ha comunque dato mandato ai propri avvocati per valutare possibili ricorsi legali soprattutto nel caso di eventuale sostituzione dei docenti in sciopero e di reiterata pressione nei confronti di questi stessi insegnanti all'attività di correzione delle prove che non sono state corrette oggi. L'USB invita tutti i docenti, a partire da quelli che già oggi si sono rifiutati di correggere, a continuare a resistere anche nei prossimo giorni perché la correzione non è affatto attività obbligatoria. Questi episodi indicano che in ballo non c'è solo un modello di valutazione, ma un disegno di dequalificazione della scuola (intesa come centro di addestramento) e di sottomissione di qualsiasi doveroso spirito critico tra i docenti.
Reggio Emilia, 16 maggio 2013
Usb Scuola
Aderente
alla FSM