Il Tribunale di Torino, con sentenza di primo grado, accoglie le ragioni dei lavoratori e di USB, che si sono opposti all'ennesimo sopruso di una Fondazione la cui direzione ha negli ultimi anni mostrato un atteggiamento arrogante e demolitorio nei confronti dei diritti dei lavoratori.
Non bastava, evidentemente, alla sovrintendenza e alla direzione generale, di aver proceduto a lasciare a casa buona parte del personale precario storico, di aver azzerato il contratto integrativo aziendale, causando un notevole arretramento economico ai dipendenti (non certo allo stipendio dei grandi "dirigenti", però). Bisognava anche provare a erodere gli elementi minimi della retribuzione, come il superminimo riconosciuto ad personam all'assunzione!
Il Tribunale di Torino, con sentenza di primo grado, accoglie le ragioni dei lavoratori e di USB, che si sono opposti all'ennesimo sopruso di una Fondazione la cui direzione ha negli ultimi anni mostrato un atteggiamento arrogante e demolitorio nei confronti dei diritti dei lavoratori.
Non bastava, evidentemente, alla sovrintendenza e alla direzione generale, di aver proceduto a lasciare a casa buona parte del personale precario storico, di aver azzerato il contratto integrativo aziendale, causando un notevole arretramento economico ai dipendenti (non certo allo stipendio dei grandi "dirigenti", però). Bisognava anche provare a erodere gli elementi minimi della retribuzione, come il superminimo riconosciuto ad personam all'assunzione!
Non tutti i lavoratori e non tutte le organizzazioni sindacali hanno voluto assistere inermi di fronte a uno scempio che sta, di fatto, annichilendo le potenzialità di un grande teatro come il Regio di Torino, seguendo il solito mantra “precarizziamo, esternalizziamo e per il resto... improvvisiamo”!
Il Tribunale di Torino, in un momento storico in cui è grande la preoccupazione dei lavoratori per la situazione generale, per l'attacco ai redditi da lavoro dipendente, per l'aumento dei prezzi e dei beni di consumo, dà in prima istanza ragione ai lavoratori, assistiti dall'avvocato Silvio Chiodo e all'azione di USB.
Il superminimo individuale è un elemento basilare della retribuzione e non si può "disdettare unilateralmente". Questo nonostante la Fondazione abbia provato a difendersi in giudizio citando proprio l'accordo sul nuovo integrativo siglato da Cgil-Cisl-Uil-Fials e da tutta la RSU ad esclusione del nostro Dario Gatti, un accordo pessimo che prevede la cancellazione di tutti gli elementi "aggiuntivi" della retribuzione.
USB non ha mai voluto siglare tali accordi sindacali e questa sentenza ci indica che la strada scelta, a tutela dei diritti dei lavoratori, è quella giusta.
USB Lavoro Privato - Torino