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ATA

TERZA FASCIA ATA

Nazionale,

PROROGATI AL 30 DICEMBRE I TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEL MODELLO D3 ON LINE     

Con la nota del 14 dicembre (

www.istruzione.it/web/istruzione/prot10357_11

), il MIUR ha comunicato la proroga dei termini per la presentazione on line del modello D3 per la scelta delle istituzioni scolastiche in cui inserirsi in graduatoria. Il nuovo termine è il 30 dicembre alle ore 14. La proroga si è resa necessaria in quanto il sistema non ha retto la mole enorme di accessi. Nella nota si dice che ciò è avvenuto nonostante l’ampio periodo di tempo previsto e che il problema è da attribuirsi al fatto che la maggior parte degli aspiranti ha deciso di procedere negli ultimi giorni. Come al solito le mancanze del MIUR vengono addebitate ai lavoratori. Ci preme precisare qualche punto:

1)    Le procedure su Istanze on line sono sempre state farraginose e non è la prima volta che si verificano malfunzionamenti.

2)    Non è certo stata una scelta dei lavoratori passare dal modello cartaceo alla procedura on line, ma una trovata dell’amministrazione, forse per scaricare su tutti noi ( e sulle segreterie delle scuole, già decimate) i tagli che hanno colpito anche segreterie e uffici periferici dell’amministrazione che un tempo gestivano tutto questo lavoro. Insomma, ci tolgono servizi pubblici, ci fanno svolgere il lavoro dell’amministrazione (costringendo molti a rivolgersi a pagamento alle organizzazioni sindacali venditrici di servizi) e si lamentano perché non lo facciamo in modo perfettamente scaglionato nel tempo.

3)    La gran massa di persone che sta procedendo all’inserimento nella graduatoria di terza fascia ATA, nonostante i terribili tagli degli ultimi 3 anni abbiano ridotto al lumicino le possibilità di lavoro, ci indica una situazione di crisi profonda del sistema economico, una disoccupazione crescente che non può certo essere affrontata producendo centinaia di migliaia di tagli e di disoccupati nella pubblica amministrazione. Solo con la recentissima chiusura dell’Enam, ad esempio, verranno posti in mobilità altri 700 lavoratori (ai quali va tutta la nostra solidarietà mentre sono impegnati in una dura lotta per difendere il posto di lavoro e, con esso, i servizi pubblici che garantivano a tutti i lavoratori del pubblico impiego). E’ così che si intende affrontare l’emergenza occupazionale?     



 

a cura di USB SCUOLA Via dell'Aeroporto 129, 00175 Roma scuola@usb.it sito www.scuola.usb.it