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Riforma CNVVF Regolamenti e Leggi Rapporti Sindacali Lombardia

TESORO, MI SI SONO RISTRETTE LE PARTENZE

Milano,

Eh si… pare proprio così
con la DdS 468 dal pretenzioso titolo “organizzazione del soccorso provinciale”, si vuole portare l’ennesima mazzata ad un comando che una volta, per le sue intrinseche difficoltà (prima assegnazione, turn/over, numero e qualità interventi, ecc…), senza nulla togliere ad altre realtà, era considerato tra i punti di riferimento del CNVVF per sapere affrontare in modo organizzato e flessibile le avversità, ed ogni dirigente che vi aveva fatto tappa, si era approcciato portando le proprie idee, ma sempre confrontandosi e nel rispetto altrui.

 

 

Come abbiamo avuto modo di vedere, da 3 anni a questa parte, la solfa è cambiata ed ora bisogna applicare decisioni prese anzitempo ed altrove.

La scelta è ristretta, obbedire o entrare nel limbo degli “avversi al cambiamento”, come se il cambiamento di per se fosse sempre positivo.

In breve tempo abbiamo dovuto sopportare un considerevole aumento di giornalieri (personale sottratto al soccorso, spesso con riscontri discutibili), la riduzione da 6 a 5 unità sulle APS (conquista storica che avremmo voluto esportare ad altri comandi), un aumento considerevole delle zone di competenza dei volontari (con l’immediato effetto del professionista in caserma e il volontario sull’intervento), disposizioni cervellotiche (che debbono essere sempre rispiegate per capirle o digerirle)….e il cahiers de doleances potrebbe continuare…

 

Ma il punto è che, al di la del primo dirigente calatosi nelle vesti di messia mandato a diffondere il verbo tra gli ottoronghi milanesi, ruolo attribuitogli nientedimeno che dal CdD che l’ha sempre definito il miglior dirigente del CNVVF… ormai dovrebbe essere chiaro che l’obiettivo è quello di svendere il corpo, non si sa bene a chi o cosa.

In questo outlet del soccorso, non poteva certo mancare la partenza ridotta, esperimento già affrontato nel tempo a Milano, in tutte le sue forme e varianti.

La novità è che ora viene radicalizzata nelle sedi, magari con annesso utilizzo del vigile coordinatore (…proprio li volea volare l’uselin de la comare!) in dissonanza anche dalla ciofega DLgs 217, per interventi cosiddetti di “seconda urgenza, a basso rischio e ridotte esigenze di coordinamento”… (e qui ne abbiamo imparata un’altra…)

 

Certo non risolve l’irrisolvibile problema di un VP agente e non ufficiale di PG, (che si fa… ogni volta si chiama Funzionario, Capo Servizio, se c’è la PG, o un’altra partenza con CS?) e non si capisce nell’accorpare le ridotte, se per magia due vigili diventino un CS?...

O viceversa come dovrebbero funzionare i cosiddetti nuclei specialistici (specialisti vuol dire un’altra cosa) se c’è il capo va bene, altrimenti si può fare senza?

 

USB fin dai tempi della dichiarazione dello stato d’agitazione (allora con tutte o quasi le altre OO.SS.), è convinta che il personale giornaliero debba essere razionalizzato e dedicato al soccorso, che i vigili debbano fare i vigili e i capi i capi!

Quello che manca è la sicurezza delle squadre operative e ciò si ottiene principalmente con le APS di 6 unità (1 CS, 1 autista e 4 vp!), il resto è fumo negli occhi per svendere il CNVVF a pezzi e giocare col soccorso.

Se il personale è convinto di questo e lo vuole dimostrare coi fatti, noi siamo sempre quelli e sempre al nostro posto.

Basta esserne convinti e farcelo sapere!