Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Telecomunicazioni Gruppo Tim

TIM: Inganno e Beffa

Nazionale,

Ferie, Lavoro Agile e Piano Moving

Da diverso tempo si registra tra i lavoratori un clima esasperato, se non di sconforto, sulla difficile conciliazione dei tempi tra attività lavorativa ed esigenze personali e famigliari. Le cause principali sono da ricercarsi nell’accordo su Ferie, proroga Lavoro Agile e Piano Moving.

L’inganno da cui molti si sono fatti abbindolare è l’accordo del 9 gennaio 2019 su Ferie, permessi individuali e smonetizzazioni, che grazie a paletti e imposizioni, tra chiusure collettive, smonetizzazioni e pianificazioni obbligatorie, riduce irreversibilmente il diritto alla gestione dei tempi di riposo da destinare alla propria vita fuori dall’orario di lavoro.

Le nostre perplessità sull’accordo di estensione del Lavoro Agile, alla quale ricordiamo hanno aderito circa 13.000 lavoratori, prevede ancora “vincoli di luogo”, non previsti dalla Legge. Si dà il caso che la scarsa disponibilità di tali luoghi, cioè le postazioni nelle sedi satellite, rende di fatto impossibile la fruizione dell’intero plafond di giornate previste negli accordi, salvo casi eccezionali, come il crollo del ponte di Genova o per la gestione di altri eventi straordinari.

Il disagio è ancora più intollerabile se si tiene conto che il trasferimento nelle nuove sedi ha in molti casi aumentato i disagi dei lavoratori, oltre che in termini di costi e tempi di raggiungibilità del luogo di lavoro, anche e soprattutto in termini di vivibilità negli specifici ambienti.

Val la pena sottolineare come la formula con cui l’azienda ha introdotto il Lavoro Agile, se da un lato garantisce al datore di lavoro le agevolazioni fiscali, dall’altro, di fatto, ne annulla l’efficacia, contraddicendo gli stessi risultati attesi dall’applicazione di questo istituto in termini di riduzione di CO2, di milioni di chilometri e ore di viaggio risparmiati, e di benefici promessi sui tempi di vita dei lavoratori.

Nonostante tutte queste incongruenze le RSU USB, pur mantenendo la propria posizione critica sull’uso che si sta facendo del Lavoro Agile, hanno ritenuto di appoggiare e firmare l’accordo sull’ampliamento delle giornate di Lavoro Agile da casa da 6 gg a 10, su un totale di 15 giorni totali, a patto che riguardasse TUTTE le sedi di Roma, non ritenendo eticamente corretto aggiungere ulteriori discriminazioni tra lavoratori.

Inoltre su questo tema USB, pur ritenendo la sede fisica dell’azienda il luogo fondamentale dove potersi incontrare per riunioni, briefing o semplicemente per favorire la “socialità” tra colleghi, si rende disponibile a valutare e rinegoziare un nuovo accordo che consenta di migliorare questa nuova modalità di lavoro, eliminando i vincoli e le diseguaglianze ad oggi esistenti tra i lavoratori e salvaguardando i diritti normativi e di salario.

Ribadiamo che ogni scelta o accordo deve rispettare la dignità e i diritti dei lavoratori

La fiducia, in azienda come nella vita, deve essere reciproca

E chi è onesto non può che concordare