USB Scuola è contraria a qualsiasi circolare che consenta ai docenti riservisti, in attesa di riconoscimento del titolo conseguito all’estero, di accettare incarichi a tempo determinato da I fascia GPS. Una circolare così strutturata aprirebbe una serie di ricorsi con ricadute pesanti sull’avvio dell’anno scolastico con beneficio solo per chi sui ricorsi e la guerra tra precari fonda la propria fortuna. Il ministro Valditara deve semplicemente, entro l’estate, procedere alla valutazione delle 12000 domande di riconoscimento, come stabilito dall’adunanza plenaria, consentendo un regolare avvio delle procedure di assunzioni a tempo determinato.
Troviamo inaccettabile la guerra tra poveri generata da Cgil, Cisl e Uil, che esprimono giudizi lesivi dei colleghi che si sono avvalsi di queste procedure di abilitazione o specializzazione all’estero, la cui valutazione compete esclusivamente al Ministero dell’istruzione e non a fantomatici burocrati sindacali. Ricordiamo che questi sindacati durante le domande di consulenze per le GPS promuovono la raccolta punti con certificazioni informatiche, linguistiche e master, senza esprimere alcuno sdegno per la vendita di titoli in atto da anni.
Basta ipocrisie, se i titoli conseguiti all’estero non sono validi in Italia lo dica il Ministero dell’istruzione velocemente, non certo Cgil, Cisl e Uil che hanno sempre alimentato questo mercimonio.
USB Scuola