“Mentre in Spagna esplode la rabbia popolare contro il governo, contro le misure imposte dalla Comunità europea e dal Fondo Monetario Internazionale, in Italia il ‘grande tecnico’ al governo sottolinea con determinazione che non ci sarà alcuna patrimoniale”, dichiara Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo nazionale USB, che chiosa: “E' scandaloso, ingiusto e assolutamente inaccettabile che mentre si tagliano salari e occupazione, mentre si privatizza il patrimonio pubblico e si cancella lo stato sociale, ci si preoccupi soltanto di tranquillizzare quegli italiani che possiedono ricchezze pari a due volte l'intero debito italiano”.
“Se proprio non si vuole cambiare sistema economico – prosegue il dirigente USB - se non si vuole dire no al ricatto del debito, se non si vogliono nazionalizzare banche e grandi industrie per poter controllare ed indirizzare finanziamenti e produzioni, allora si applichi almeno una SUPERPATRIMONIALE, in modo da ridurre in poco tempo il debito ed i relativi interessi che siamo ‘obbligati’ a pagare. Se non si fa neanche questo, vuol dire che la crisi vogliono continuare a farla pagare in modo salato ai soliti noti, cioè tutti noi, mentre si salvaguardano finanza nazionale ed internazionale, grandi patrimoni, aziende e banche”.
“Noi non ci stiamo - incalza il dirigente USB - e nonostante il vento di repressione che si è accentuato dalle ingiuste sentenze di Genova, seguite a ruota dal rinvio a giudizio di chi ha manifestato contro la Tav e contro il governo Berlusconi un anno fa, faremo di tutto per alimentare quel conflitto sindacale e sociale che altri, prima di tutto Cgil, Cisl, Uil e Ugl, stanno cercando di sopire”.
“Anche se in Italia non abbiamo una ‘Puerta del Sol’ – conclude Tomaselli - abbiamo decine di altre famose piazze dalle quali far partire la protesta ed il dissenso. Le candidature sono aperte: attendiamo suggerimenti”.
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