RISPONDIAMO AI ...RUMORS
L’incontro di trattativa decentrata del 12 gennaio, dopo una fugace apparizione del delegato del Rettore, prof. Vallebona, si è conclusa con l’abbandono di tutte le rappresentanze sindacali dal tavolo delle trattative.
I delegati sono rimasti in attesa dei rappresentanti di questa amministrazione dalle 13,00 alle 14,15, senza alcuna spiegazione circa le ragioni ed il protrarsi del ritardo.
Con questo atteggiamento abbiamo voluto dare un segnale preciso nell’eventualità di dover constatare, nonostante le parole di elogio spesso indirizzate al personale dai vertici di questo ateneo,
che le recenti normative, tese a penalizzare non solo l’economia ma la dignità dei dipendenti, possano aver aperto una breccia anche nel nostro ateneo.
All’accaduto sconcertante associamo voci che da troppo tempo circolano per i corridoi dell’università rispetto alla probabilità che l’Amministrazione voglia togliere o ridurre i ticket e le indennità legate all’orario di lavoro e che i sindacati siano disponibili ad accettare i tentativi di introdurre misure restrittive, come il taglio del salario, facendo pagare solo al personale le difficoltà
di bilancio.
Noi, invece, rimandiamo al mittente, ovvero ai mandanti, la manovra tesa a far circolare e alimentare, di proposito, i “rumors”, al fine di predisporre il terreno affinché i lavoratori accettino rassegnati “l’inevitabile”.
Precisiamo ancora una volta, per chi ancora non l’avesse colto a pieno, che l’attuazione complessiva
dell’accordo sulle progressioni orizzontali è finalizzato a mettere al riparo i lavoratori da eventuali tentativi di riduzione del salario. Oltre a consentire lo spostamento di una parte dell’ accessorio al tabellare, l’intesa impegna l’Amministrazione a reperire risorse aggiuntive per impedire la decurtazione del fondo salario accessorio 2011 e finalizzarle, tramite la rimodulazione degli istituti contrattuali, all’incremento dell’ indennità di professionalità mensile.
Il coordinamento USB, riunitosi prima della contrattazione del 12 gennaio, ha stabilito che sarà disponibile a sottoscrivere un nuovo accordo integrativo che garantisca il mantenimento del livello retributivo e che non introduca criteri di valutazione della performance con tagli collegati alla riforma Brunetta.
Ma se l’USB non firmasse un accordo, cio’ non avrà alcun peso, se i lavoratori non saranno disposti a fronteggiare con la mobilitazione il tentativo di attuare i contenuti dei “rumors”.
NOI SIAMO PRONTI E VOI?
Chi cerca trova... il tesoro!!
A dimostrazione che noi di USB non siamo disponibili ad accettare arretramenti sull’aspetto salariale, ma al contrario ci adoperiamo nel tentativo di reperire sempre più risorse per il salario del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, siamo finalmente giunti ad una proposta seria, concreta e percorribile, nel corso della seduta del Senato Accademico del 14 dicembre 2010 (vedi rdb.uniroma2.it/index.php/archives/category/dal-senato-accademico).
Infatti, data la fondatezza del suggerimento, il Senato Accademico ha fatto propria la proposta invitando il C.d.A. a formulare la conseguente delibera tecnica che accogliesse questo indirizzo politico assunto dall’Ateneo.
Purtroppo il C.d.A., argomentando ragioni (sulla valutazione delle quali ci esimiamo dal pronunciarci), il giorno 20 dicembre ha ritenuto di “non poter dar corso alla mozione”.
COSA CHIEDE LA MOZIONE?
In sintesi chiede che il capitolo di bilancio destinato a coprire le spese delle “Indennità di responsabilità” del personale docente, e, in modo specifico, dei Presidenti di Corso di Laurea, dei Direttori di Dipartimento, dei Direttori dei Centri, dei Presidi di Facoltà, dei Consiglieri d’Amministrazione e del Magnifico Rettore, fosse spostato di capitolo allo scopo di convogliare le risorse aggiuntive sull’Indennità mensile”, già decurtata per l’attuazione dell’accordo per le Progressioni economiche orizzontali del personale tecnico amministrativo e bibliotecario dell’Ateneo.
PERCHÉ OCCORRE “RESISTERE RESISTERE RESISTERE...”?
Perché la mozione chiede poco a chi ha tanto! Perché chiede a pochi per dare a molti! Perché chiede
a chi dispone di tante risorse di guadagno di andare in soccorso di chi invece ha poche possibilità e occasioni di ampliare il proprio salario. Perché il personale tecnico amministrativo e bibliotecario subisce il blocco del salario per i prossimi tre anni, mentre al personale docente sono stati già garantiti gli scatti automatici per il medesimo periodo. Per queste e per tante altre ragioni, SPIEGHEREMO ANCHE COME È TECNICAMENTE POSSIBILE ATTUARE LA MOZIONE CON DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.
Mentre qualcuno ci dovrebbe spiegare come mai il bilancio dell’ateneo sia così in sofferenza, se dai dati elaborati dalla Rete 29Aprile (da fonte MIUR) relativi agli importi del FFO (Fondi di Funzionamento Ordinario) assegnati dal ministero alle università dal 2008 al 2010, non si rileva per Tor Vergata una decurtazione così rilevante come per altre università... (leggi allegato).
NOI SIAMO PRONTI E VOI?
CONCLUSIONE: YES WE CAN, YES WE CAN, YES WE CAN...