Lo scorso 25 novembre si è svolto, presso la Prefettura di Torino, il tentativo di conciliazione tra RdB Trasporti e GTT sulle problematiche relative all'utilizzo più che discutibile delle risorse economiche a disposizione per l'anno 2008 e sulla politica di esternalizzazione dei servizi di trasporto passeggeri e di manutenzione che si è dimostrata antieconomica e di qualità inferiore rispetto a ciò che si potrebbe erogare con una gestione diretta degli stessi servizi.
Più precisamente RdB ha contestato:
la spesa di GTT nel 2008 di circa 50 milioni di euro per esternalizzare servizi di manutenzione e servizi di trasporto ad aziende private (il 22% del finanziamento pubblico erogato dalla Regione). I servizi esternalizzati sarebbero costati molto meno se gestiti da personale GTT la cui esperienza e professionalità non ha nulla da invidiare rispetto ai concorrenti privati. Sono state contestate anche le “immobilizzazioni finanziarie” per circa 15 milioni di euro (il 6,3% del finanziamento pubblico erogato dalla Regione) con cui sono state acquistate azioni di società, tra cui alcune concorrenti nel trasporto passeggeri. L'azienda GTT ha giustificato tali “immobilizzazioni finanziarie” come necessarie alleanze con altri operatori per rafforzarsi sul mercato. È una giustificazione che non sta in piedi perché tali alleanze si possono fare attraverso le ATI (Associazioni Temporanee di Imprese) senza necessità di acquisti azionari. Pertanto, RdB ha chiesto la reinternalizzazione dei servizi esternalizzati ed il disimpegno delle risorse spese in “immobilizzazioni finanziarie” e con le economie raggiunte corrispondere ai lavoratori GTT un aumento del contratto integrativo più dignitoso rispetto a quanto definito l'11 giugno scorso (600 euro annue di cui i lavoratori GTT vedranno ben poco perché vincolati in modo esponenziale ai giorni di assenza).
- La divisione societaria di GTT al Comune di Torino che contrasta con ogni logica industriale di economia di scala e di ricerca delle sinergie. Dividere un'azienda in due per determinare due consigli di amministrazione e due apparati dirigenziali distinti non potrà che aumentare i costi gestionali complessivi. La pervicacia con cui comunque si insiste sulla divisione societaria, scaricando sul Comune gli oneri degli investimenti sul patrimonio immobiliare per i necessari interventi di ristrutturazione e garantire l'efficiente funzionamento, lasciando ai privati ampi spazi nella GTT SpA di ritagliarsi utili con la gestione del servizio di trasporto, dimostra che non si stanno tutelando gli interessi degli utenti e dei lavoratori del settore. Il privato mette al primo posto il raggiungimento degli utili e ad essi subordina i diritti dei cittadini utenti, sforbiciando il servizio nei “rami secchi”, aumentando le tariffe (Chiamparino l'ha già annunciato sulle pagine dei giornali), e i diritti dei lavoratori GTT che si vedranno rimessi in discussione quanto raggiunto fino ad oggi con la contrattazione integrativa aziendale.
Che la gestione del servizio pubblico da parte dei privati rappresenti una minaccia ai diritti acquisiti è stato colto, recentemente, anche dai lavoratori dell'AMIAT e del trasporto ferroviario regionale del Piemonte che hanno scioperato e protestato di fronte al Comune ed alla Regione.
LA GTT DEVE REINTERNALIZZARE I SERVIZI ESTERNALIZZATI E DISINVESTIRE LE “IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE” DESTINANDO LE RISORSE RISPARMIATE AL PERSONALE GTT CON LA RIAPERTURA DEL CONTRATTO INTEGRATIVO
I GIOCHI DI FINANZA LA DIRIGENZA GTT LI FACCIA CON I SOLDI PROPRI E NON CON QUELLI DELLA COLLETTIVITÀ.
IL COMUNE DI TORINO NON DEVE PRECARIZZARE IL FUTURO DEI LAVORATORI GTT CON LA DIVISIONE SOCIETARIA. IL DECRETO LEGGE 135/09 CONSENTE IL MANTENIMENTO DELLA GESTIONE DIRETTA DEI SERVIZI, SENZA GARA, FINO A TUTTO IL 2011 E QUINDI NON C'È ALCUNA FRETTA. CI BASTA L'ESPERIENZA DI GENOVA PER CAPIRE COME VA A FINIRE QUANDO IL TRASPORTO PUBBLICO È GESTITO DAL PRIVATO (PEGGIORE SERVIZIO EROGATO CON COSTI MAGGIORI E MINACCIA AI DIRITTI DEI LAVORATORI).
PREPARIAMOCI ALLA MOBILITAZIONE PERCHÈ NON PERMETTEREMO CHE IL COMUNE DI TORINO E I DIRIGENTI GTT GIOCHINO CON IL NOSTRO FUTURO E CON I SOLDI PUBBLICI.
In un prossimo ciclo di assemblee definiremo con i lavoratori il percorso di lotta in GTT.
p. RdB – Trasporti Piemonte
Leonardo Locci