Nonostante la proprietà fosse sul piede di guerra per rendere esecutivo lo sfratto di Totta, abbiamo dimostrato ancora una volta che solo la lotta paga.
Mentre la narrazione di Confedilizia vuole portare l'attenzione sulla sacralità della proprietà privata, oggi invece abbiamo dimostrato ancora che quello che serve è invece un totale cambio di rotta: serve rimettere al centro dell'agenda politiche abitative, sociali e di welfare pubblico che mirino alla risoluzione strutturale della condizione di precarietà lavorativa ed esistenziale a cui tantissimi di giovani, lavoratori, precari, migranti e studenti sono costretti a vivere.
Noi abbiamo scelto da che parte della barricata stare. Continueremo a lottare al fianco delle classi sociali più deboli su cui vogliono scaricare i costi di quest'ennesima crisi.
Non un passo indietro, ai nostri posti ci troverete!