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Torino. TOGLIERE IL BLOCCO CHE DAL 2009 HA CONGELATO I NOSTRI SALARI! TOGLIERE IL BLOCCO DEL TURNOVER!

Torino,

In questi giorni abbiamo visto circolare piani fantasiosi dell’Amministrazione che con il sostegno della triplice propone il congelamento di quel poco di salario accessorio rimasto in cambio di un nuovo piano di assunzioni.


Purtroppo sappiamo bene che il patto di stabilità non permette di assumere nuovo personale, sono davanti ai nostri occhi le difficoltà a reperire personale nel settore educativo per sostituire i colleghi in pensione; già dal prossimo anno sono a rischio decine di sezioni tra nidi e materne!


I lavoratori sono stufi di queste promesse e non dimenticano le decine di colleghi precari impegnati nel recupero evasione ai Servizi Tributari LICENZIATI dopo aver fatto loro credere che seguendo certi sindacati “buoni” (la triplice) sarebbero stati stabilizzati.

LE LORO TRUFFE SONO STATE SMASCHERATE ED I LAVORATORI NON CADRANNO MAI PIU’ IN QUESTE TRAPPOLE!


I lavoratori pubblici (3 milioni e 400.000 unità), con i contratti bloccati al 31 dicembre 2009, col congelamento del salario accessorio alle risorse complessive dell’anno 2010, col blocco dell’Indennità di Vacanza Contrattuale, con i tassi d’inflazione nel triennio 2010 – 2012 pari al 7,2%, hanno perso fino ad ora, mediamente tra i 4.000 e i 5.000 euro pro-capite, con relativa ricaduta sul calcolo pensionistico e TFS/TFR anche perché non è previsto nessun recupero per il pregresso.

Continuare su questa strada, oltre a provocare le conseguenze su descritte, sta portando i dipendenti pubblici ad uno stato di prostrazione e sfiducia che non può che tradursi rapidamente in duro conflitto con il governo.
Immediata apertura della trattativa per il rinnovo dei Contratti Nazionali, l’immediato sblocco degli automatismi stipendiali e del salario individuale dei lavoratori, superamento della legge Brunetta in relazione all’utilizzo del 50% dei risparmi/economie conseguiti dagli Enti, tramite processi virtuosi di riorganizzazione, di tagli agli sprechi e di raggiungimento di obiettivi anche con internalizzazione di opere e servizi ora dati all’esterno; assunzione del precariato a tempo indeterminato là dove rappresenta una risorsa e un fabbisogno necessario all’attività continuativa dei compiti d’istituto; superamento del blocco del turnover che ha significato a fronte di una diminuzione degli organici, con la perdita di almeno 120 mila posti di lavoro nel comparto scuola (tra docenti e Ata) e diverse decine di migliaia negli altri comparti pubblici, un aumento dei carichi e dell’attività lavorativa sul personale, con un peggioramento della qualità dei servizi erogati.

FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!

 

Rsu del Comune di Torino di Usb e Cobas