Decollata la legge di stabilità prima e le leggi delega sul lavoro poi, rafforzate le logiche delle privatizzazioni con miliardi di euro pubblici dirottati verso l’impresa privata, cancellate le tutele, il diritto di sciopero e di rappresentanza per i lavoratori, Confindustria e la sua Agenzia Confederale dei Trasporti e Servizi (AGENS) aprono le porte ad importanti aziende del Trasporto Pubblico Locale del paese.
Dopo aver accolto la società ATAC s.p.a di Roma è ora la volta delle società Co.Tra.L. Regione Lazio, Busitalia Veneto, Dolomiti Bus di Belluno, AMT di Genova, ATC di La Spezia, ATP di Carasco, Riviera Trasporti di Imperia, Tpl Linea di Savona ed AST Azienda Siciliana Trasporti di Palermo.
Il tutto avviene in un contesto dove alle pesanti trasformazioni per la categoria ed alla sfrenata corsa alla ricerca di ulteriori tagli al costo del lavoro, le aziende del settore aprono i tavoli per definire i nuovi piani industriali al fine di recepire quanto gli viene concesso dalle nuove normative e, sul tavolo del CCNL di categoria, pesa in modo violento il pronunciamento dell'AGENS la quale afferma di non essere obbligata ne vincolata all'applicazione delle normative e contratti di settore.
Si consolida in questo modo la pratica di far valere contrattazioni nazionali differenziate, tagli al sevizio...eliminando le linee meno remunerative tradendo lo spirito sociale del servizio stesso così come la società BUSITALIA, del gruppo Ferrovie dello Stato sta imponendo con arroganza in Umbria,Toscana,Veneto ed ovunque riesce a monopolizzare servizio di Trasporto Pubblico.
Un'aggressione ai lavoratori ma anche ai cittadini tutti che vedono lievitare i costi di un servizio essenziale sempre meno attento alle reali necessità del territorio.
Per questo motivo USB non abbandona “la corsia di lotta” rivendicando
- i bisogni e i diritti dei lavoratori e dei cittadini utenti, con il mantenimento del carattere pubblico delle società, a gestione regionale o direttamente statale;
- la re internalizzazione dei servizi già affidati, con garanzia dei livelli occupazionali;
- la compatibilità sociale e ambientale, in quanto servizio essenziale al Paese;
- la sicurezza dei mezzi per chi viaggia e chi lavora;
- l'efficienza e l'intermodalità per offrire nuove opportunità agli utenti;
- risorse economiche certe e trasparenti;
- buona e sana occupazione per i lavoratori.
RILANCIAMO LA MOBILITAZIONE,
DIFENDIAMO I BENI COMUNI,
SALVAGUARDIAMO LE RISORSE DEL PAESE DALLE POLITICHE DEL GOVERNO