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- Trasp. pub. locale

TPL regione Umbria: importante successo della mobilitazione di USb Lavoro Privato

Perugia,

 

È dalla stampa del 27/05 che apprendiamo la decisione della  Giunta Regionale Umbria, di erogare il 100% del corrispettivo dei vigenti contratti di servizio, relativi ai mesi di marzo ed aprile, e dell’80% per i mesi di maggio, giungo, luglio e agosto, che si dovrà tramutare in salvaguardia del salario per i lavoratori della società Busitalia Sita Nord.

Una vittoria  sindacale della nostra organizzazione  che in tutti i tavoli di confronto, sia aziendali che regionali, ha lottato affinché venisse corrisposto il 100% del salario ai lavoratori per i quali è stato attivato il fondo bilaterale;i costi della crisi sanitaria e della relativa ristrutturazione del settore dei trasporti non può assolutamente ricadere sulle spalle dei lavoratori stessi.

Chi asseriva che tutto ciò non era possibile è stato sbugiardato dai fatti!

Sono state sbugiardate le altre sigle sindacali, che hanno sempre giocato al ribasso e contro gli interessi degli stessi lavoratori!

È stata sbugiardata la stessa Regione, che sempre aveva anteposto il bilancio dell’ente agli interessi generali di chi quotidianamente porta avanti un servizio essenziale come quello del trasporto.

A fronte di questa vittoria, come di consueto, si è messa in  moto la macchina del fango indirizzata nei confronti della nostra RSU; vogliono colpire chi si è battuto per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e, soprattutto, vogliono colpire una organizzazione sindacale conflittuale che cerca di costruire una alternativa allo sfacelo dei sindacati complici.

Per questo agiremo, se necessario, anche per vie legali.

Anche se forti di questo importante successo, per  noi la battaglia è solo all’inizio: i trasporti sono un servizio pubblico essenziale e strategico, deve garantire la capillarità dell’offerta, soprattutto in una regione particolare come l’Umbria.

Soprattutto, per noi la vera battaglia è quella della ri pubblicizzazione del servizio: Busitalia, in quanto azienda privata, non può garantire ne gli interessi dei lavoratori ne quella dei cittadini.

Il trasporto pubblico deve tornare in mano ai cittadini!