La società esercente il trasporto pubblico locale del comune di Roma ricorre al drastico taglio delle ferie per tutto il personale. Motivo è l'esigenza di ottemperare l'impegno contrattuale con il Comune di Roma in riferimento ai chilometri da percorrere per l'anno 2010, impegno che, se non rispettato, prevederebbe una sostanziosa penale economica per l’ATAC.
Secondo USB lavoro Privato si tratta di un contratto assurdo, che non tiene assolutamente conto né delle necessità della cittadinanza, né delle esigenze organizzative, né tanto meno del diritto dei lavoratori di usufruire delle ferie maturate la cui sospensione, in una mansione come quella del personale di guida, mette in discussione le fondamentali regole del recupero psicofisico e quindi della sicurezza.
USB lavoro privato ritiene inoltre insensato mettere in strada vetture a sussidio delle linee non per rispondere ai bisogni degli utenti, magari incrementando quelle tratte di provata insufficienza, ma solo per documentare i chilometri percorsi, determinando per giunta uno spreco di carburante.
USB Lavoro privato ritiene inoltre che l'impegno di migliaia di lavoratori del trasporto pubblico romano non possa essere ripagato da una tale palese incapacità di programmare un reale piano di mobilità. Pertanto mercoledì 24 novembre ha indetto un presidio di protesta dei lavoratori del trasporto che si terrà sotto al Campidoglio, in Piazza San Marco, dalle ore 15.00.
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