Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Scioperi // Trasporto locale

TPL- SETA, USB: adesioni oltre l’80% allo sciopero, una straordinaria dimostrazione di forza e dignità delle lavoratrici e lavoratori. Annunciati ulteriori tagli al servizio

Modena,

Innegabile e fortissima l’adesione allo sciopero di ieri da parte delle lavoratrici e lavoratori di SETA per i bacini di Modena, Piacenza e Reggio Emilia, come partecipatissimo il presidio presso la sede di Modena, dove oltre ai lavoratori hanno partecipato anche rappresentanti delle forze politiche cittadine e candidati alla carica di Sindaco nelle prossime elezioni amministrative.

Una giornata all’insegna della richiesta di rispetto e dignità per chi garantisce un servizio pubblico essenziale nonostante le carenze croniche dell’azienda, nonostante le pessime condizioni di lavoro e i bassi salari. Sentimento espresso con lo slogan “Fermiamoci per fermare chi non rispetta il personale di Seta”.

Lavoratrici e lavoratori rilanciano la necessità di aprire una vera contrattazione aziendale che metta al centro aumenti salariali, copertura degli organici, orari di lavoro e turni umani, sicurezza sul lavoro, democrazia sindacale: problemi che interessano tutti gli addetti non solo di Modena ma anche quelli dei bacini di Piacenza e Reggio Emilia.

Gli interessi reali degli operatori del TPL devono essere rappresentati democraticamente ai tavoli di trattativa, cosa che da sempre viene negata in azienda sia tramite la mancanza di elezioni delle RSU, sia tramite il mancato riconoscimento dei diritti sindacali.

Durante la giornata si è svolto un incontro con i dirigenti aziendali di SETA (Dott.ssa Righi Riva e Direttore Lazzarini) nel quale si è ribadita la nostra piattaforma per garantire ai dipendenti condizioni di lavoro ed economiche più dignitose e democrazia sindacale.

Abbiamo denunciato che alle attuali condizioni il servizio è destinato a peggiorare ulteriormente, e gli stessi dati dell’agenzia per la mobilità (AMO) prospettano una riduzione strutturale del servizio che non verrà ripristinato totalmente dopo la riduzione estiva.

Non è questo il servizio pubblico che serve alle cittadine e cittadini di Modena. Le nostre rivendicazioni hanno l’obiettivo di dare lavoro sicuro e dignitoso e dare un servizio di qualità alla cittadinanza: su questo problema non è accettabile che la futura amministrazione cittadina continui ad ignorare la drammaticità della situazione come è avvenuto finora.

USB Modena