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Trasporto locale

TPL Trieste, USB: unico interesse dell'azienda il profitto, nessuna attenzione per i dipendenti

Trieste,

In data 17/10 sul TGR del Friuli Venezia Giulia, a pochi giorni dallo sciopero generale di USB del TPL, è andato in onda uno spot su Trieste Trasporti che rende perfettamente l’immagine dell’azienda: un’azienda attenta alle innovazioni tecnologiche e ai servizi resi agli utenti, nessuna attenzione per i propri dipendenti.

Pensiamo ai turni che si estendono oltre le 10 ore di guida, il pagamento extra per la rinuncia del giorno di riposo. Possiamo immaginare la soddisfazione degli utenti sapendo che l’autista che li sta trasportando è sfinito da 10 ore di guida e da 10 giorni di guida continua senza un giorno di riposo.

Non si parla neanche della tensione che ormai è una componente costante della guida: le aggressioni verbali e fisiche. A Trieste nell’ultimo periodo un tentativo di accoltellamento per futili motivi e un pugno in faccia semplicemente per aver richiamato l’utente a viaggiare col proprio cane apponendogli la museruola.

Evidentemente il controllore intervistato se n’è scordato.

Un’azienda che non vuole pagare le indennità di guida nei periodi di ferie così come sancito dalla Corte di Giustizia Europea ma trova i soldi per premiare gli autisti che si piegano, spesso per necessità economica, ad ogni tipo di orario e richiesta. Non bisogna dimenticare che se questi autisti dovessero perdere l’idoneità alla guida perché consumati dalla fatica e dallo stress di anni di guida, dopo un lungo calvario Trieste Trasporti li metterà alla porta perché le attività dove ricollocarli sono state esternalizzate per aumentare il profitto degli azionisti.

E per ultimo un’azienda che si prodiga a inventare nuovi servizi notturni molto remunerativi, senza tener conto che ha già grosse difficoltà a coprire il servizio pubblico con l’attuale organico, chiedendo continuamente deroghe ai riposi e affidamenti esterni.

L’unico vero interesse di Trieste Trasporti è il profitto: gli utenti, la Regione, i lavoratori sono meri soggetti da spremere.
Avremmo auspicato da RAI 3 un contraddittorio magari intervistando quell’80% di lavoratori della Trieste Trasporti che hanno incrociato le braccia per lo sciopero nazionale del TPL di USB dello scorso 9 di ottobre perché a lavorare in queste condizioni non ce la fanno più.

Evidentemente anche questa parte di servizio pubblico non se la passa bene.

USB TPL Trieste

Trieste, 20.10.2023