Lavoratori,
come avrete visto la settimana scorsa abbiamo contestato, davanti al palazzo della Regione Toscana, la consegna ai Vigili del Fuoco toscani dell'onorificenza “medaglia d'oro” Pegaso. La stessa è stata conferita ai Vigili del Fuoco dalla Regione a seguito della loro opera durante le calamità che hanno colpito la Toscana nei mesi scorsi. Abbiamo pertanto organizzato un presidio per dire alle istituzioni che eravamo onorati dell'onorificenza ma che sarebbe stato veramente da codardi attaccarsela al petto senza denunciare le gravi carenze che colpiscono i Vigili del Fuoco italiani, in particolare quelli toscani.
E così, mentre i sindacati concertativi partecipavano allegramente alla consegna della medaglia d' oro, nello stesso momento USB VV.F. manifestava fuori dal Palazzo della Regione e denunciava gravi carenze per quanto riguarda le convenzioni AIB, le convenzioni con le FS ed il servizio di elisoccorso regionale. Tali argomenti sono stati esposti anche al Presidente Rossi il quale, all'uscita dalla cerimonia, ci ha promesso un incontro per discutere di queste importanti tematiche.
Ma il fatto che ci ha ancor di più sconvolto è stata la presenza in Regione dei vari dirigenti periferici toscani i quali, in alta uniforme (complimenti all' amm.ne per il moderno design sartoriale tanto è che i passanti ci chiedevano se fossero dei reduci dell'Armata Rossa....), hanno preso i meriti e le onorificenze per il lavoro svolto sul campo dai vigili del fuoco toscani.
Peccato però che durante la cerimonia i vari Dirigenti (LIVORNO,SIENA,PRATO...) abbiano omesso sia di denunciare le gravi carenze che affliggono il Corpo Nazionale ma soprattutto il fatto che loro stessi utilizzano quotidianamente lo strumento della disciplina per tentare di zittire il dissenso della nostra organizzazione sindacale che da sempre denuncia manfrine e violazioni dei diritti dei lavoratori.
Sarebbe stato bello vedere i vigili del fuoco ritirare questa medaglia che hanno guadagnato sul campo con sudore, fatica e umiltà, piuttosto che doverci sorbire questa imbarazzante immagine di alcuni dirigenti periferici che, tirati a lustro per l'occasione, si prendevano meriti non propri.
Ed è notizia dell'ultima ora: assolto il Dirigente Sindacale che uno dei tre dirigenti sopra citati aveva inviato in Disciplinare a Roma per delle interviste rilasciate ai quotidiani locali:
“Considerato che il diritto di critica sindacale rientra nell'ambito del diritto di libertà sindacale e manifestazione del pensiero, per cui la giurisprudenza ammette anche la possibilità di esprimersi con toni aspri, purché la critica non sia rivolta a colpire la sfera privata della persona offesa[...]Per i motivi sopra esposti il procedimento disciplinare è archiviato”.
Forse servirà a qualcuno per capire che noi le medaglie ce le guadagniamo sul campo con serietà e passione, e altrettanto facciamo con la nostra attività sindacale, sempre a tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.