L’incontro tenutosi a Catanzaro nelle sede dell’assessorato ai Trasporti tra la Regione Calabria, i rappresentanti le AA.DD. ASSTRA e ANAV e le OO.SS di categoria, al quale ha partecipato una delegazione USB, conferma le preoccupazioni espresse in più occasioni dal nostro sindacato, con riferimento alle risorse necessarie per garantire la liquidità per fare fronte ai costi operativi delle imprese, il salario ai dipendenti e ai cittadini il diritto alla mobilità.
L’assessore al ramo, ha informato le delegazioni circa l’impossibilità,da parte della Giunta regionale, di deliberare le risorse relative alla terza ed alla quarta trimestralità, per i vincoli imposti dal Patto di Stabilità interno e per la mancata autorizzazione da parte del governo nazionale, di utilizzare 60 milioni di euro dei fondi FAS per garantire equilibrio finanziario al sistema per l’anno 2014/2015.
Nell’incontro, l’assessore Fedele ha comunque garantito, sottoscrivendo un accordo in merito, che entro la fine di luglio verrà liquidata la seconda trimestralità 2014, grazie all’apertura di una linea di credito con un istituto bancario che dovrebbe consentire alle imprese di fare fronte alla mancanza di liquidità.
La nostra delegazione, nel disapprovare l’azione politica della Giunta regionale che non ha ritenuto dare stabilità al sistema aggiungendo altre risorse a quelle provenienti dal Fondo nazionale (unica Regione in Italia), ha chiesto chiarimenti, senza peraltro ottenere risposte, sul perché non siano state utilizzate risorse del Fondo perequativo, che per la Calabria è di oltre quattrocento mln di euro, per dare equilibrio al sistema.
Come al solito però, nessuna novità su questo fronte si è avuta da chi governa la cosa pubblica, ma nell’interesse di pochi.
USB ha invitato, inoltre, l’assessore a farsi carico anche della necessità di individuare, in tempi brevi, le risorse occorrenti a copertura della quarta trimestralità proponendo il superamento dei vincoli del Patto di Stabilità interno, in ragione del fatto che, altrimenti, qualora le risorse non dovessero essere reperite, l’azione posta in essere avrà avuto il solo risultato di spostare a settembre il default delle imprese.
Le stesse imprese, altresì, tramite le AA.DD., hanno chiesto la liquidazione degli oltre cento milioni di euro di crediti pregressi, dichiarando come la loro capienza finanziaria sia stata erosa dal mancato trasferimento di queste somme e, quindi, di non essere nelle condizioni di garantire i servizi ai cittadini e i salari ai dipendenti nel caso non arrivasse la quarta trimestralità entro la fine settembre.
Una situazione complessivamente complicata che potrebbe mettere in discussione oltre diecimila posti di lavoro tra addetti del settore e indotto e il diritto alla mobilità dei cittadini, la cui responsabilità politica ricadrebbe sull’attuale giunta regionale che non ha saputo dare risposte e certezze ad un settore strategico per la crescita sociale ed economica dell’intera regione.