Si sta svolgendo in queste ore fino alle 23.59, lo sciopero di 24 ore indetto da USB Trasporto Aereo nei principali scali italiani: Milano, Roma, Pisa, Firenze, Bologna, Napoli dove si registra una adesione molto alta con l’effetto di molte cancellazioni e ritardi dei voli sia in arrivo che in partenza.
I lavoratori e lavoratrici degli aeroporti sono stufi di una trattativa svolta tra associazioni datoriali e Organizzazioni Sindacali del settore, dal quale USB è ancora esclusa, che si trova in una situazione di stallo per la resistenza di Assohandlers. Quest’ultima contrappone richieste inaccettabili di aumento della produttività a fronte della disponibilità a concedere di aumenti salariali miserabili e del tutto inadeguati.
Da oltre 6 anni siamo in attesa del rinnovo del contratto con le richieste di adeguamento salariale commisurato non solo al recupero dell’inflazione ma anche all’aumento vertiginoso del costo della vita causato dall’economia della loro guerra e dalla speculazione stracciona in atto nel nostro Paese.
Su queste sacrosante rivendicazioni, USB ha presentato una piattaforma per la categoria tesa ad alzare i salari di 300€ sui tabellari, per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali, per ottenere 10 € di salario minimo.
E’ necessaria una riforma strutturale del settore che riequilibri la filiera del valore e che vada insieme a non più rimandabili interventi su riportare le turnazioni a livelli accettabili, sulla salvaguardia dei diritti e sulla tutela della salute. Questi elementi sono ancora del tutto inadeguati nonostante la forte ripresa del trasporto aereo e a fronte di un’estate trascorsa tra ritmi massacranti, nel caldo insopportabile e in condizioni pesantissime, mentre le compagnie aeree e gestori alzano le tariffe alle stelle.
Questo settore è diventato oramai un laboratorio sperimentale di riduzione dell’occupazione, dei salari e dei diritti, inseguendo il modello low cost. E’ necessario un piano di emergenza di assunzioni per coprire il sottorganico strutturale che proviene dall’abbandono dei posti di lavoro dovuti a contratti al ribasso che non ripagano la fatica del lavoro degli operatori.
USB rilancia da subito negli aeroporti la raccolta firme per imporre il referendum sull'eventuale accordo che emergesse dalla trattativa del contratto handlers, in modo da ridare la parola alle categorie che già si sono espresse con chiarezza e determinazione nelle precedenti giornate di lotta.
USB Lavoro Privato