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COMUNI

Trattativa sul Bilancio Comune di Bologna

Bologna,

nessun congelamento dell’aumento delle tariffe, nessun passo indietro rispetto ai tagli degli stipendi e riorganizzazione del personale.

 Dall’incontro avuto oggi pomeriggio, tra USB e Comune, viene confermata tutta l’entità della manovra: non vi è nessun congelamento degli aumenti delle tariffe per i servizi fino a settembre, non vi sono risposte per i lavoratori dipendenti del comune che in massa hanno scioperato lunedì scorso.

 

E’ l’ennesima conferma dell’inaccettabilità di una modalità di trattativa che l’amministrazione sta portando avanti a tavoli separati, abbiamo ribadito che le trattative con le organizzazioni sindacali debbano essere unitarie e contestuali.

 

La delegazione USB ha presentato ed illustrato, ai rappresentanti dell’amministrazione ed al sub commissario Piantedosi, la propria piattaforma: blocco degli aumenti delle tariffe, ripristino delle condizioni contrattuali per i lavoratori dipendenti, assunzione dei precari, cancellazione del dannoso decentramento del welfare comunale e dei tagli ai servizi per l’infanzia, anziani, minori e famiglia, handicap e disagio sociale.

 

Abbiamo proposto il taglio ai salari accessori ai dirigenti, il recupero dei crediti dovuti da Gestor e Paladozza (10 milioni), incremento dei controlli antievasione a partire dalle autocertificazioni ISEE, il blocco dei finanziamenti alle scuole private confessionali (più di 1 milione di euro), congelamento di ogni opera ed infrastruttura ad esclusione di quelle legate alla salute e sicurezza dei lavoratori e cittadini.

 

Da parte dell’amministrazione le uniche note di apertura sono state la disponibilità a elevare il tetto di esenzione dagli aumenti delle tariffe ISEE, e agire sulla progressività degli stessi aumenti, confermando espressamente che gli aumenti, ad oggi, sono previsti retroattivamente a partire dal 1 gennaio scorso.

 

Anche sulla differenziazione tra redditi da lavoro dipendente e autonomo l’amministrazione ha chiarito che si tratta di un proposta “sperimentale” che riguarderà eventualmente il prossimo anno scolastico.

 

Si tratta quindi di una cifra pari all’1% della manovra complessiva e del 10% sul capitolo di maggiori entrate del settore educativo scolastico, differenza da recuperare su società collegate e partecipate: riteniamo che rispetto al ruolo anticrisi che dovrebbe svolgere un ente locale si possa e si debba fare molto di più.

 

Il confronto è stato aggiornato a Martedì prossimo.

 

Bologna 20 gen. 11

 

USB Bologna