Pienamente riuscito lo sciopero contro il governo Renzi
Oltre 200 persone tra lavoratori e lavoratrici, studenti, giovani, pensionati e semplici cittadini sono scesi in piazza anche a Trento in occasione dello sciopero proclamato da USB nazionale contro il governo Renzi e le sue politiche di distruzione dei diritti sul lavoro e dei diritti sociali.
La manifestazione è partita da piazza Dante a Trento; una delle fermate è avvenuta innanzi alla sede del PD per denunciare il “tradimento” degli ideali del lavoro e della giustizia sociale tanto vantati dal Governo DEMO-cratico, diventato nei fatti il braccio operativo della destra finanziaria e reazionaria che vuole imporre all'Europa la distruzione di ogni forma di solidità sociale. Per conquistarsi questo ruolo, il governo Renzi, vuole portare ai nuovi potenti lo scalpo dell'articolo 18 spacciandolo atto di equità. Ma non solo con il jobs Act vuole umiliare il lavoro rendendolo tutto precario e ricattabile, penalizzare i giovani e distruggere pensioni e stato sociale. Nei fatti la sua politica lascia gli evasori indisturbati mentre i lavoratori vengono pesantemente tartassati.
Seconda tappa del corteo è stata la sede della Lega Nord, denunciando le sue politiche razziste e discriminatorie, fomentando odio nei confronti degli immigrati i quali subiscono pesantemente azioni terroristiche padronali; difatti sono sempre più frequenti le denunce in cui il lavoratore extracomunitario subisce pesanti ricatti sul versante delle condizioni di lavoro e salariali per poter vedersi rinnovare il permesso di soggiorno. Ricordiamo, per chi se ne fosse già dimenticato, che la legge BOSSI-FINI non è stata risolutiva, anzi, ha creato CLANDESTINITA' e sfruttamento dato che il permesso di soggiorno è stato legato unicamente al contratto di lavoro, o meglio, se lavori per la gloria meriti di restare altrimenti se devi essere tutelato come un qualsiasi lavoratore ti si leva il permesso di soggiorno e lo Stato non sa più chi sei e dove sei.
La terza sosta del corteo è avvenuta davanti alla banca UNICREDIT di piazza santa Maria Maggiore dove si è denunciato il ruolo delle banche, i nuovi strozzini “legalizzati” , che sono responsabili delle politiche di austerità; ad oggi continuano ad esse foraggiate dall'Europa e dai governi nazionali i quali, mentre regalano miliardi ai banchieri, tolgono risorse per sanità, scuola, servizi sociali e contratti del lavoro nazionali, aumentando tasse, e inventandosi sigle di ogni sorta.
Durante il corteo si è pure denunciata la politica della Giunta provinciale che in materia di lavoro e di tagli allo stato sociale non si discosta dalle politiche di rapina autorizzata, attuate dal governo Renzi.
Questa giunta in merito alla politica dell'abitare , effettua scelte finalizzata a sostenere la rendita immobiliare anziché investire nella ristrutturazione della case ITEA sfitte, come si è visto nei casi della biblioteca alle Albere o nell'acquisto del “complesso ai fiori” di via Fermi a Trento, salvando gli amici dell'ISA e dell'impresa Dalle Nogare.
Sulla scuola anticipa la riforma Renzi con un accordo che produce un quadro desolante fatto di ignoranza, sfruttamento e disoccupazione.
Nel pubblico procede lentamente lo smantellamento e l'esternalizzazione di funzioni che vengono date al privato svuotando di compiti e professionalità importanti, come quelle ispettive, dell'Inps.
Alla manifestazione hanno aderito in massa anche i lavoratori di Trentino Trasporti che hanno deciso di rifiutare un accordo capestro che dava il via libera alle privatizzazioni di nuovi rami del trasporto pubblico, con tutte le conseguenze che questa scelta ha sulla sicurezza dei lavoratore e degli utenti.
La manifestazione, molto vivace e colorita ha attraversato le vie principali della città coinvolgendo con un volantinaggio i cittadini per dire che non ci lasciamo infinocchiare dalle promesse di Renzi il quale come il serpente nel giardino dell'eden usa parole dolci per distruggere le tutele nei confronti dei lavoratori e pezzi dello stato sociale relegandolo nelle mani di privati i quali, corruzione dopo corruzione pensano solo a fare profitti sulla pelle dei cittadini.
IL tutto si è concluso davanti al palazzo del governo dove siamo stati ricevuti dal prefetto vicario al quale abbiamo illustrato i motivi della protesta che come lavoratori e cittadini abbiamo voluto portare in piazza anche nel “ricco Trentino”.
Da Piazza Dante al Palazzo del Governo per dare, anche fisicamente, un segnale che quanto si tratta di colpire lavoro e stato sociale centrodestra e centrosinistra, Roma e ,Trento hanno la stessa politica.
USB SBM Trentino