Tre anni di bilancio in rosso, il preventivo 2023 non approvato, voci di svendita del patrimonio immobiliare. Sono solo alcuni degli elementi sui quali l’USB ha basato la richiesta di dimissioni del D. G. del’ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio, Giuseppe Calicchio, e dell’intero Consiglio di Indirizzo. Un periodo, quello retto da Calicchio, non certo florido per la celebre istituzione milanese, da sempre coinvolta in scandali – da Marietto Chiesa in poi - poi diventati di rilievo nazionale. E infatti non è solo la gestione economica l’elemento di criticità al centro della richiesta che l’USB ha inviato all’assessorato regionale al Welfare ma anche al sindaco Sala ed alla sua Giunta, dal momento che regione e comune hanno un ruolo gestionale diretto rispetto alle ASP.
Il clima di terrorismo verso i dipendenti, con decine di provvedimenti disciplinari e sanzioni sproporzionate ma anche una lunga serie di appalti selvaggi e in odore di illegittimità, configurandosi come intermediazione di manodopera, che hanno da un lato precarizzato i rapporti di lavoro e dall’altro fatto crollare i livelli di assistenza.
Malgrado tutto questo, al Direttore Generale è appena stato attribuito con apposita determina n. DTA 3/2023 del 25 gennaio scorso, un “premio” pari al 20% della retribuzione annua, per il raggiungimento degli obiettivi. Circa 34 mila euro!
L’USB, in attesa degli sviluppi della vicenda annuncia già che sta valutando iniziative rispetto alla necessaria riforma del sistema socio assistenziale regionale, oggi al 90% privatizzato, e alla tutela delle ASP come fondamentale servizio pubblico per garantire il diritto alla salute a centinaia di migliaia di cittadini lombardi appartenenti alle fasce più deboli.
USB Lombardia