Lavoratori,
come al solito mentre le altre oo.ss. FIRMAIOLE non hanno neppure tentato di dissociarsi dai “pizzini” che denigravano una lavoratrice madre, appesi provocatoriamente nelle loro bacheche da “anonimi”, che non hanno avuto il coraggio neanche di apporre una firma, anzi si sono prodigati subdolamente come giullari in mezzo alla corte per avvallare le tesi del “goliardico” responsabile del personale. Che ha, di fatto, intrapreso una “battaglia assurda” contro una lavoratrice. SOLO USB LOTTA, ALLA LUCE DEI FATTI, CON IMPEGNO VOLTO ALLA DIFESA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI, SENZA PERDERE DI VISTA LE ALTRE PROBLEMATICHE CHE ASSILLANO IL CORPO NAZIONALE (VEDI, IN SEDE LOCALE: BAGNI, PREDISPOSIZIONE SEDI PER PERSONALE FEMMINILE, LOCALE ASCIUGATURA, PROBLEMATICHE SATI, PILE DA INTERVENTO, AUTO PROTETTORI SU AUTOSCALA, PROBLEMATICHE MENSA SEDI DISTACCATE, PROBLEMATICHE AUTOMEZZI, PROBLEMATICHE ATTIVAZIONE CM, ASSEGNAZIONI PERSONALE, ARREDO E DISPOSIZIONE SO, E MOLTE ALTRE CHE ABBIAMO ANCORA IN PIEDI) ED HA INTRAPRESO UNA BATTAGLIA CHE POSSIAMO DEFINIRE, DOPO 7 MESI,… EPOCALE.
Oggi, dopo aver letto la circolare, “illuminante ed in pieno spirito contrattuale”, a firma del prefetto Bruno (ufficio centrale delle risorse umane), possiamo finalmente dire che avevamo ragione quando abbiamo intrapreso la lotta in difesa dei diritti delle lavoratrici madri, obbligate da comandanti malconsigliati, a non poter espletare il proprio servizio turnista (12/24-12/48), come qualsiasi altro “collega” idoneo al servizio.
La circolare è chiara, non lascia dubbi ad interpretazioni, se la lavoratrice rilascia uno scritto in cui dichiara di voler rientrare in servizio, accompagnata da certificazione medica. La stessa ha quindi, da sempre, il diritto di rientrare in servizio dopo il 7° mese dal parto ed essere inserita pienamente nel dispositivo di soccorso (nel nostro caso la lavoratrice ha manifestato per iscritto, più volte, di voler rientrare operativa dal 7° mese in poi, e la visita periodica del libretto sanitario (DL81) effettuata dalla stessa amministrazione ne ha avvallato l'integrità psicofisica).
La nostra ostinazione e determinazione si è fatta più dura quando abbiamo notato la posizione di altri soggetti, tesa ovviamente a ledere più USB (fallita miseramente) che tener conto del fatto che si stava trattando il caso di una madre/lavoratrice.
Noi eravamo fin dal principio convinti della nostra capacità interpretativa delle norme che regolano il CNVVF, di contro non abbiamo riscontrato tale capacità ne da parte dell’amministrazione periferica ne dalle altre oo.ss., che della difesa dei lavoratori ne hanno perso memoria.
Siamo stati ostinati ed abbiamo perseverato nel tentativo di ottenere giustizia per conto di una lavoratrice che si è ritrovata in mezzo ad una lotta più grande di lei. Involontariamente, la stessa, è sempre stata in prima linea (CASO AMPIAMENTE PERSONALIZZATO, COME AMMESSO DALLO STESSO DIRIGENTE DI ALESSANDRIA E SOTTOSCRITTO IN UN VERBALE DI RAFFREDDAMENTO). E come SINDACATO non abbiamo mai perso la speranza di riuscire a dimostrare, a tutti, che la lotta costruttiva paga.
Ora questa dirigenza periferica non può più sbagliare avendo una disposizione, con valore “retroattivo”, una circolare che gli permette, di fatto, di non poter più lasciare al caso le proprie interpretazioni dando alla lavoratrice il riconoscimento al diritto all’operatività in turno 12/24-12/48 dal settimo mese dopo il parto, come evidenziato e più volte “consigliato”, oralmente e epistolarmente, da “noi” ai due “comandanti” coinvolti.
Ovviamente tale circolare incide anche sull’aspetto economico che seppur minimo, per colpa del blocco contrattuale, riparerà di fatto alla perdita subita.
RICORDIAMO A TUTTI CHE UNA LAVORATRICE IN DIFFICOLTÀ CHE DIFENDE UN SUO DIRITTO AL LAVORO ED ALLA PARI DIGNITÀ ED OPPORTUNITÀ, SENZA PERALTRO LEDERE AD ALCUN DIRITTO DI ALTRI LAVORATORI AL SUO FIANCO, DEVE ESSERE SOSTENUTA DA TUTTA LA COMUNITÀ LAVORATRICE… PERCHÉ LA CONQUISTA OTTENUTA È DA OGGI UN DIRITTO A VANTAGGIO DI TUTTE LE LAVORATRICI CHE DA ALESSANDRIA IN POI AVRANNO UN VALORE AGGIUNTO IN PIÙ E UNA PARI DIGNITÀ NEL MONDO, MARTORIATO, DEL LAVORO.
GRAZIE A USB UN DIRITTO IN PIÙ PER CHI HA NECESSITÀ