Pronto il bando per contributi affitti a canone concordato fino a 7.400 euro per separati o divorziati. Sarà pubblicato mercoledì 22 ottobre, il bando regionale che prevede l’integrazione del canone di affitto del proprio alloggio, già individuato o anche da individuare, a favore dei nuclei familiari composti da una sola persona separata o divorziata. La sentenza o il decreto di omologazione di separazione, ovvero la sentenza di divorzio devono essere intervenute nel periodo decorrente dal 1.1.2012 sino al giorno precedente alla pubblicazione del bando (e dunque entro martedì 21 ottobre). I nuclei familiari composti da persone separate o divorziate devono avere un reddito ISEE alla data di pubblicazione del bando e con un ISEE 2014 (redditi percepiti nell’anno 2013 e valore del patrimonio mobiliare e immobiliare al 31/12/2013) non superiore a 18.000 euro, famiglie che certamente fanno fatica a tirare avanti in questi periodi di crisi economica”. Le agevolazioni per i nuclei familiari composti da una sola persona separata o divorziata, consistono in un incentivo, pari alla caparra stabilita nel contratto di locazione, fino ad un massimo di 200 euro e in un contributo mensile sul canone di locazione stabilito nel contratto, che verrà corrisposto per 36 mesi, calcolato in base ad una “percentuale ideale”, pari al 10% dell’incidenza del canone di locazione annuo sull’ISEE 2014. Qualora la percentuale d’incidenza sia superiore a quella “ideale” stabilita, il contributo è pari all’eccedenza rilevata, fino ad un massimo di 2.400 euro annui e cioè 200 euro mensili. Nei tre anni insomma la Regione potrà erogare un massimo di 7.400 euro di contributo. Sono ammesse a contributo anche le persone che, pur essendo separate/divorziate, sono ancora inserite, alla data di pubblicazione del bando, nel nucleo familiare dell’ex coniuge o in altro nucleo familiare, purché si impegnino a distaccarsene da sole, per il trasferimento della residenza nel nuovo alloggio condotto in locazione. I requisiti richiesti, alla data di pubblicazione del bando, sono la cittadinanza italiana o di un paese che aderisce all’Unione Europea o di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea, purché in regola con le vigenti norme sull’immigrazione; la residenza o attività lavorativa nella Regione Umbria da almeno ventiquattro mesi consecutivi e la non titolarità della proprietà, della comproprietà, dell’usufrutto, dell’uso o di altro diritto di godimento su di un alloggio o quota parte di esso, ovunque ubicato sul territorio nazionale. Qualora il richiedente debba corrispondere all’ex coniuge il mantenimento per i figli, sulla base di quanto stabilito dal giudice con apposito provvedimento, tale importo viene detratto dall’ISEE 2014, ai fini della valutazione del limite massimo di accesso. Gli alloggi da locare devono essere ubicati nella Regione Umbria; devono far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi; devono essere accatastati al NCEU nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e devono avere una superficie utile non superiore a 95 mq. Nella graduatoria saranno privilegiate le famiglie in possesso di sfratto esecutivo, gli alloggi situati nei centri storici, i lavoratori precari ed i nuclei inseriti nelle graduatorie comunali per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica. Le domande, in bollo, dovranno essere trasmesse entro il prossimo 21 novembre 2014. A parità di punteggio le domande sono collocate in graduatoria in ordine crescente di I.S.E.E. Non saranno inviate comunicazioni di ammissione o di esclusione al finanziamento. Le graduatorie potranno essere consultate o collegandosi all’indirizzo INTERNET della Regione: www.regione.umbria.it/edilizia-casa/altri-aiuti-a-sostegno-della-locazione
ovvero consultando il Bollettino Ufficiale della Regione. Tutte le domande che otterranno il contributo verranno sottoposte a controllo da parte del Comando regionale Umbria della Guardia di Finanza. Previsto dalla regione Umbria ben cinque tipologie di aiuti, che riguardano le famiglie numerose, le monoparentali, quelle con la presenza di anziani, quella che riguarda i separati ed i divorziati ed infine entro l’anno prevediamo di pubblicare anche un bando per quelle famiglie che hanno subìto una riduzione di reddito, almeno del 50 per cento, nel 2013 rispetto all’anno precedente. (fonte aun)