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UN CAMBIO DI PASSO - DIALOGO E ASCOLTO !!

Roma,

Incontro Ministro dell’Interno On.le Marco Minniti

Ci si auspica un cambio di passo su emergenze ancora irrisolte !!

Venerdì 16 dicembre si è tenuto il primo incontro con il nuovo ministro dell’Interno On.le Marco Minniti, che dopo il saluto a tutte le OO.SS. presenti, ha manifestato le proprie intenzioni per un avvio di un rapporto costante e di stretta collaborazione, necessario per raccogliere tutti i punti e le criticità che saranno di volta in volta rappresentate al tavolo, onde poter lavorare insieme con le rappresentanze dei lavoratori per una possibile risoluzione delle problematiche. Cambia la logica di ascolto? USB P.I. Interno se lo augura!! Questo ha riferito USB Interno al Ministro, affinché la consapevolezza di un “cambio di passo” sia l’inizio che possa in qualche maniera risolvere gli annosi problemi del Ministero dell’Interno, aggiungendo altresì che parlare di norme e contratti, di meritocrazia e di valutazione, dimenticando che i lavoratori pubblici sono remunerati tra i peggiori d’Europa, significa non voler superare gli errori commessi in passato.

La USB ha messo in evidenza al Ministro che da anni la scrivente O.S. si spende per indicare una svolta vera all’appiattimento verso il basso delle retribuzioni, dei diritti e delle professionalità del personale del Ministero dell’Interno e quanto sia fondamentale la conoscenza dell’effettiva consistenza numerica del personale PS impiegato in compiti amministrativi -in disapplicazione dell’art. 36 della Legge 121/81-; l’unificazione dell’area seconda e prima (Area Unica) già ordinata nella dichiarazione transitoria dell’art. 36 CCNL Ministeri 2006- 2009; la formazione specifica con particolare attenzione alla disomogeneità dei servizi (Prefetture e Questure), con il massimo riguardo all’ordinamento professionale e alla stabilizzazione del salario accessorio.

La USB, continuando, si è detta convinta che sia necessario trovare risorse adeguate per i contratti, aumentare le risorse del F.U.A. e far rientrare le somme distratte (4milioni di euro circa) e trasferite al Dipartimento P.S., dopo il fallimento dell’emendamento sull’entrate del Codice della Strada, rilevando al riguardo che fare accordi sindacali in fretta e furia, non avantaggia le condizioni di lavoro e la valorizzazione delle risorse umane del M.I..

L’intervento della USB al Ministro articolato su tali premesse è stato finalizzato per sensibilizzare l’On.le Minniti a fare proprie tutte le azioni propositive attivate dalla scrivente O.S., a partire da quelle prodotte già dal 13 ottobre 2016, doverose ed indispensabili per stabilizzare tutto il personale a tempo determinato.

E’ stato ricordato al Ministro, la sua proposta presentata il 10 dicembre 2009 al governo dell’epoca, con un’interrogazione parlamentare per la stabilizzazione di tutti i 650 precari – dei quali, ancora oggi ben 520 unità lavorative, con elevata professionalità ed esperienza costruita sul campo, facendo uso quotidiano di strumenti informatici ministeriali di rilevante importanza, sono tuttora precari. Un’ immediata stabilizzazione, pertanto, rappresenterebbe il volano di un’Amministrazione più efficiente al servizio dei cittadini.

Il concetto appena descritto, per la verità, è stato rappresentato al tavolo da più parti, e al netto delle questioni straordinarie poste dal Ministro, la USB ha dato risalto all’emergenza del problema e al livello critico raggiunto anche dal punto di vista sociale e umano.

Continuando, la USB ha comunicato al Ministro che la questione stabilizzazione del personale precario va posta al centro della riorganizzazione dell’ordinamento del personale e della sua valorizzazione, piuttosto che parlare di tagli o di riforme -abolizione Province e riorganizzazione dello Stato sul Territorio- i cui risultati si sono rivelati poco efficaci per lo sviluppo del nostro Paese.

Si è fatta menzione anche alla nota inviata dalla USB al Presidente della Repubblica e al Ministro dell’Interno (il precedente On.le Alfano) e al Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, trasmessa per sensibilizzare la più alta carica dello Stato sulla necessità della stabilizzazione dei precari, e che ha prodotto il suo meritato risultato, in quanto il Presidente Mattarella nella Sua nota di risposta ha coinvolto anche il Ministro del Lavoro On.le Giuliano Poletti invitandolo all’immediato interessamento e all’idonea soluzione di una questione ormai non più rinviabile.

A tal proposito, rinnovando la richiesta di un incontro al Ministro, si è chiesto all’On.le Minniti quali sono le ragioni del ritardo relativo all’assunzione delle 50 unità del personale a tempo determinato previste entro il 31/12/2016, ribadito dalla stessa Amministrazione durante le riunioni tenutesi recentemente, e al congiunto urgente intervento relativo alla proroga e ai noti rischi legati al passaggio (2016-2017) delle partite stipendiali “a cavallo” tra i due anni di riferimento.

E’ stato utile, inoltre, far presente al Ministro che la cronica carenza del personale ormai dimostrata nei fatti e non più solo nelle parole, “obbligherebbe” qualsiasi Governo ad un’assunzione straordinaria di tutti i precari del Ministero dell’Interno entro il 2017, considerando il trend dei dati resi pubblici -più del 20% del personale il prossimo anno sarà collocato in pensione-, e valutando anche il proporzionato risparmio in termini di “scambio” tra personale più anziano in possesso di retribuzioni più alte, e quello precario con livelli retributivi più bassi: un modello di ricambio generazionale che assicurerebbe altresì una vera ripartenza dell’economia del Paese.

Il Ministro, dopo aver ravvisato la necessità della eccezionalità del momento, e verificata l’importanza delle questioni rappresentate, molte delle quali reputate più che giuste dall’On.le Minniti, si è riservato l’esame delle richieste pervenute, confermando una nuova procedura rispetto al passato, riferendo che le riunioni si terranno una volta al mese, tenendo conto anche di urgenze che potrebbero comportare incontri straordinari, affidando al tavolo un ruolo fattivo ed idoneo per costruire in collaborazione con tutte le organizzazioni di rappresentanza del personale un disegno generale tendente al miglioramento di tutte le politiche del personale civile.

Roma, 19 dicembre 2016