Il 17 giugno i sindacati cgil-cisl-uil-fiadel hanno siglato l’intesa con Federambiente per il nuovo CCNL del settore e ad oggi nessun comunicato di approfondimento è stata dato ai lavoratori. Perché?
Non hanno il coraggio di sottoporre al giudizio dei lavoratori, un contratto che dal punto di vista economico non restituisce quanto si è perso con l’aumento del costo della vita e dal punto di vista normativo fa arretrare le condizioni dei lavoratori. Ma vediamo cosa prevede:
Durata del contratto
Il nuovo dura tre anni a differenza di prima che durava due per la parte economica e quattro per la normativa. Potrà essere modificato secondo quanto previsto da contratto Fise e da modifiche legislative. E’ il nuovo modello contrattuale tutto a favore delle aziende;
Parte economica
€ 120.00 lordi al 3° livello di cui 105,00 in paga base 10,00 come indennità integrativa e 5.00 nel Fondo Previambiente. Per il pregresso (Gen. – Giu.) 120.00 lordi; Aumenti che saranno confermati a seconda di come si concluderà il rinnovo del CCNL FISE;
Premio di risultato
A partire dal 2012 il premio di risultato sarà calcolato individualmente e si potrà diversificare anche nello stesso posto di lavoro;
Orario di lavoro
Viene di fatto aumentato con la norma che obbliga il cambio tuta/doccia fuori l’orario di lavoro, sostenendo che la riduzione da 37 a 36 ore (del 1987) compensa questa nuova norma, questo mentre la giurisprudenza ritiene che il tempo cambio tuta/doccia deve essere in orario di lavoro;
Classificazione del personale
Entro il 31 ottobre verrà ridisegnato in particolare riferimento all’area spazzamento e raccolta e all’area conduzione;
Malattia breve
Per le malattie brevi, fino a 5 giorni, si stabilisce un meccanismo dove per ogni periodo di malattia, oltre la terza volta, il lavoratore verrà penalizzato con una trattenuta di € 15.00 dal premio di risultato, dal 1 luglio 2012, dal quinto episodio si passerà ad una trattenuta di € 35.00;
Contrattazione aziendale
Gran parte delle materie relative alle condizioni di lavoro, al premio di risultato (ex-premio produzione), incremento salariale viene spostato alla contrattazione in azienda. In assenza di accordo il tutto viene sostituito da una indennità di € 150.00 ripartibile in 12 mensilità;
Assistenza sanitaria integrativa
Nonostante tutte le parole sulla sanità pubblica, viene costituito un fondo gestito da aziende e sindacati che si occuperà di fornire assistenza sanitaria ai lavoratori, questo fondo sarà alimentato dalle aziende con un versamento annuo di € 175.00 per dipendente.
Rottamazione dei lavoratori con inidoneità
Si favorisce l’azienda nella “soluzione” del rapporto di lavoro con i lavoratori con inidoneità, si prevede la sospensione dal servizio e dalla retribuzione per il periodo del ricorso contro il giudizio medico, si riduce la tabella di “una tantum” di incentivo all’esonero agevolato, si prevede la firma da parte del lavoratore di una “liberatoria” che sollevi l’azienda dalle proprie eventuali responsabilità per le condizioni di salute del lavoratore inidoneo.
Diritti sindacali
I sindacati firmatari hanno chiesto a Federambiente di ratificare l’accordo tra CGIL-CISL-UIL-FIADEL per introdurre uno sbarramento per i sindacati di base nelle elezioni delle RSU, passando dal 5% al 20% il numero di firme di lavoratori per poter presentare una lista.
Una norma assurda e antidemocratica: pensata per ostacolare la libera espressione di voto dei lavoratori a vantaggio del monopolio sindacale;
Da tutto questo appare chiaro come questo contratto non migliori le nostre condizioni di vita e di lavoro, ma le peggiora.
Ancora una volta questi sindacati invece di tutelare i lavoratori tutelano gli interessi delle aziende e delle loro organizzazioni attraverso la gestione della sanità privata e degli enti bilaterali.
Dobbiamo batterci in ogni sede di lavoro per imporre un referendum sul contratto in cui tutti i lavoratori iscritti e no possano decidere su questo contratto.
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