Un corteo contro gli sfratti, gli sgomberi e il “Piano Casa” recentemente approvato dal governo Renzi: è quello che attraverserà le strade di San Paolo giovedì prossimo, organizzato dalle famiglie che da qualche tempo occupano alcune palazzine (prima abbandonate) dislocate nel quartiere.
Anche San Paolo, assieme ad altre zone popolari di Torino, è infatti tra quelle che negli ultimi anni ha visto un’impennata nel numero di sfratti per morosità. C’è chi ha perso il lavoro, chi non riusciva più ad arrivare a fine mese e così, con l’aiuto degli attivisti del centro sociale Gabrio che organizzano uno sportello per il diritto all’abitare rivolto a tutti gli abitanti del quartiere, una volta ritrovatisi in mezzo alla strada hanno deciso di prendere casa dentro palazzine lasciate all’abbandono (a Torino se ne contano moltissime).
Nel manifesto che in queste settimane sta girando in rete e per le strade di San Paolo spiegano a chiare lettere le ragioni con cui scenderanno in piazza giovedì: la richiesta di un blocco degli sfratti e dei pignoramenti e la sospensione dell’articolo 610 che prevede la possibilità di eseguire uno sfratto senza dare alcun preavviso all’inquilino interessato. E poi l’opposizione al “Piano Casa”, uno dei primi provvedimenti varati dal governo di Matteo Renzi: a far discutere è soprattutto l’articolo 5 del decreto, che prende di mira proprio le tante occupazioni sorte negli ultimi anni di fronte all’emergenza abitativa, negando l’allaccio alle utenze e la possibilità di ottenere la residenza.
Una risposta che difficilmente gioverà al problema della casa che dilaga in tutta Italia e che, anzi, in questi primi mesi di governo ha già portato allo sgombero di diverse palazzine, col risultato che le famiglie di occupanti si sono trovate di nuovo per strada.
Come scrivono le famiglie di San Paolo nel testo che in rete accompagna la convocazione del corteo, «insieme, accomunati dallo stesso problema e dagli stessi disagi, abbiamo trovato altre strade per superare il problema, strade che ci hanno consentito di conservare la dignità.
Consideriamo una casa vuota un’offesa verso tutti coloro che non hanno un tetto sulla testa, quando occupare una casa diventa necessario, occupare diventa un diritto».
La manifestazione partirà alle 18.30 da piazza Sabotino per poi concludersi nella palazzina occupata di via Muriaglio.