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UN NOVO CAPO DIPARTIMENTO!!!

Nazionale,

Lavoratori,

il discorso di saluto del neo capo dipartimento che abbiamo ascoltato ieri ha riguardato come di rito l’auspicio del raggiungimento di obiettivi. Non è il primo né l’ultimo che ascolteremo. La situazione di grande disagio dei lavoratori del corpo nazionale espressa dal tavolo altro non è che l’ultima fotografia di un processo pluridecennale, dove di auspici ce ne sono stati tanti, ma grazie alla sistematica sottrazione di diritti e risorse l’unico risultato è quello sotto gli occhi di tutti noi.

Affrontiamo questo nuovo corso senza illusioni, con sobrietà, abbiamo compartecipato quale USB alle presentazioni nelle sedi preposte e lì espresso i nostri dubbi. Alcuni pixel  della fotografia mostrano la chiusura dei distaccamenti, buona o cattiva che sia, la caratteristica del soccorso  impone che la falla territoriale sia tappata immediatamente (sfortunati quei cittadini) con l’inevitabile, in queste condizioni, aggravio del carico di lavoro per  altre squadre, dei tempi d’attesa per i cittadini ecc… il dialogo sull’esercizio del rattoppo non vedrà gli esperimenti di questa USB, che con l’occhio ai venti della crisi e ai tanti passati incontri manterrà la propria critica sindacale.

Il futuro che auspichiamo è differente. Il superamento del dualismo con la Protezione Civile del Corpo in qualità di nesso scientifico, rispetto al naturale e all’antropico, per le attività di salvaguardia pubblica, e per il compito specialmente oneroso che tali attività comportano, il riconoscimento di “categoria che svolge un lavoro atipico particolarmente usurante” ai fini remunerativi e pensionistici. Questo evidenzia la nostra contrarietà ad affidare margini e prerogative contrattuali ad apparentamenti o gemellaggi, vincoli esterni che incatenerebbero le mani alla contrattazione specifica e speciale che invece, un lavoro cosi complesso richiede nelle relazioni; dove dopo puntuali rilanci sulla correttezza di quelle sindacali abbiamo assistito a virtuali esiti quali quello sul territorio del dirigente cacciatore.

Pendolarismo del soccorso, precarizzazione del rapporto di lavoro, perdita dei diritti, professionalizzazione dei lavoratori del corpo, previdenza allo sbando, ecc.; sono tra le prerogative urgenti che necessitano di un intervento deciso del nuovo capo dipartimento. Noi come  USB comunque sappiamo che per risolvere questi problemi necessita la lotta di classe… la vera rivendicazione dei propri diritti naturali atti a salvaguardare la dignità di essere un lavoratore… basta nascondersi dietro le illusioni!!!

C’è necessità di rilancio del soccorso tecnico urgente attraverso una vera riforma della protezione civile e bisogna che ci venga riconosciuto lo status di categoria altamente usurante sottolineando che essendo operatori del soccorso siamo altamente a rischio! Per tutto questo che ci spetta e dobbiamo rivendicare, la piazza è l’unico luogo giusto.

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