COMUNICATO SINDACALE
UNA RIUNIONE INUTILE!
Quella di oggi è stata una riunione che di fatto non è servita a nulla. Le organizzazioni sindacali l’avevano richiesta per avere risposte sull’erogazione dei buoni pasto e delle indennità e sulla situazione critica presente negli Uffici Territoriali per l’applicazione del Documento Unico. Di fatto ci hanno offerto l’elemosina, ovvero 50 euro mensili netti per il ristoro delle spese sostenute in questi mesi di lavoro agile ma di buono pasto e indennità neanche l’ombra.
Andiamo per ordine.
Per quanto riguarda il Documento Unico i colleghi degli Uffici Territoriali dovranno continuare ad arrangiarsi, visto che non si hanno avuto risposte in merito alla richiesta di proroga dell’avvio definitivo del Documento Unico a causa della criticità del momento e non ci sono piani B. Gli Uffici Territoriali per ora rimangono nel caos, sebbene siano tutti aperti con pochissime eccezioni, ma con un’utenza inviperita per le lungaggini dei sistemi operativi che si bloccano e che non consentono il completamento delle pratiche.
Per quanto riguarda invece buoni pasto e indennità vorremmo capire bene quello che sta succedendo in ACI in questi mesi. In sintesi, come confermato in una precedente riunione con l’Amministrazione, la dirigenza ha modificato i propri obiettivi (sottolineiamo giustamente vista l’emergenza), i dipendenti delle società collegate continuano a percepire i buoni pasto in smartworking (sottolineiamo giustamente), ma per i dipendenti dell’ACI ahimè non c’è spazio per vederli riconosciuti, anche in modo differito.
Infine, avremmo auspicato una partecipazione più attenta dei vertici a questa riunione. A detta del Segretario Generale, i vertici stessi sono molto impegnati per “questioni più urgenti” come la presentazione in Parlamento di alcuni provvedimenti legislativi volti a chiudere il PRA. Non riteniamo ammissibile però servirsi di questa argomentazione come spauracchio per rimandare decisioni importanti o considerare secondarie le legittime richieste dei lavoratori.
Siamo convinti che occuparsi delle questioni parlamentari in atto ma anche porre una doverosa attenzione alle richieste delle organizzazioni sindacali rappresentative di coloro che stanno continuando a far funzionare l’Ente e che ci stanno mettendo la faccia, oltretutto con severe decurtazioni economiche, siano attività perfettamente conciliabili.
Le prese in giro francamente non ci piacciono.
Le lavoratrici e i lavoratori ACI hanno saputo mobilitarsi a sostegno dell’Ente innumerevoli volte e saranno pronti a farlo nuovamente, anche a tutela dei propri diritti!