La federazione regionale USB Lazio ha proclamato per giovedì 25 novembre lo sciopero regionale intercategoriale con corteo fino alla sede della Giunta Regionale. Lo sciopero interesserà i lavoratori e i precari delle ditte e cooperative dei servizi esternalizzati della sanità pubblica, delle cooperative sociali e delle ditte che operano nei servizi pubblici in appalto, dei call center, del Consorzio Ri.Rei., del Consorzio Cosisan, della scuola, dell’energia, dell’igiene ambientale, del Teatro dell’Opera di Roma, i Lsu, i cassaintegrati. Partecipano alla manifestazione anche i cassaintegrati e i lavoratori dell’Alitalia e dell’indotto, i lavoratori del trasporto pubblico locale, del commercio, le educatrici degli asili nido e le insegnanti delle scuole dell’infanzia.
“Dopo anni di lotte, nella nostra regione sono ancora senza soluzione numerose vertenze”, spiega Maria Teresa Pascucci, della USB Roma e Lazio. “Nel frattempo aumentano i cassaintegrati, i disoccupati, i precari, gli infortuni e gli omicidi sul lavoro. La politica dei tagli mette sempre più a rischio il futuro di tanti lavoratori, che nel Lazio hanno sulle spalle anche gli effetti del piano di risanamento del deficit regionale, prodotto dall’intreccio perverso tra affari, politica e istituzioni. Insieme alle fasce più deboli della popolazione, questi lavoratori pagano la tassazione più alta e subiscono le conseguenze delle privatizzazioni dei beni comuni e dei servizi, i tagli ai fondi per la sanità, la casa, la scuola, il reddito sociale, i trasporti”.
“A fronte di questa situazione – prosegue Pascucci - USB ha connesso le lotte sindacali in atto nel Lazio in un’unica vertenza complessiva, costruendo una sorta “Unità di Crisi” che intende imporre alla Regione, la quale detiene e gestisce le risorse economiche del territorio, un cambio di rotta ed un diverso utilizzo delle risorse esistenti. Per questo il 25 novembre i lavoratori del Lazio, insieme ai movimenti per la casa, per il diritto al reddito, per la tutela dei beni comuni, sciopereranno e daranno vita alla manifestazione regionale che chiede politiche attive per il lavoro, il reddito, i servizi”, conclude la rappresentante USB.
Nell’ambito della campagna di mobilitazione contro la crisi attivata dalle federazioni regionali USB, sempre il 25 novembre in Calabria incroceranno le braccia anche i lavoratori della scuola (docenti e non docenti) e tutti i precari di ogni settore insieme a Lsu/Lpu, che scenderanno in piazza per la manifestazione regionale indetta a Villa San Giovanni dalle ore 10.00.
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