Dove non è riuscito il buon senso ha posto rimedio il Tribunale del Lavoro di Firenze, riconsegnando alla collega la dignità di Lavoratrice.
Questa la vicenda: una lavoratrice era stata assunta per molti anni come precaria full time. Una volta assunta a tempo indeterminato però la coop la assumeva come part-time. A nulla per molti anni erano valse le richieste dalla lavoratrice di diventare full time. La lavoratrice ha fatto causa per impugnare i vecchi contratti precari che erano full time. Si è aperta una trattativa nel corso della quale però l'azienda subordinava l'accordo ad un trasferimento in una sede lontana, a quel punto c’è stata la pronuncia del Tribunale che ha dichiarato che i contratti precari erano illegittimi e quindi ha retrodatato l'assunzione della lavoratrice che, oltre a vedersi automaticamente trasformato il contratto da part-time a full-time, ha anche acquisito una maggiore anzianità di servizio. Unicoop condannata anche alle spese di giudizio.
La precarietà del lavoro è invisa dal nostro ordinamento nazionale in quanto non garantisce al lavoratore la retribuzione minima sufficiente alla sopravvivenza. Inoltre, non garantisce al lavoratore la possibilità di vivere in maniera libera e dignitosa visto l’assoggettamento, l’insicurezza e l’incertezza che provoca la precarietà. La nostra normativa costituzionale (art. 2 e ss., art. 35 e ss., Cost.) è esplicita in tal senso. La precarietà è contraria anche alla normativa comunitaria la quale considera i contratti stabili come unica forma di rapporto di lavoro che garantiscono anche la qualità della vita dei lavoratori e che ne migliorano il rendimento (Direttiva Comunitaria n. 70 del 28.6.1999; Accordo Quadro del 18.3.1999).
Le condizioni di lavoro sempre più gravose, i disagi causati dall’azzeramento dei tempi di vita, l’uso sproporzionato del lavoro a termine e del part- time, che i lavoratori COOP devono subire, sono oramai inaccettabili.
Basta con l’ipocrisia, Basta con i diritti negati. vogliamo democrazia, lavoro stabile, vogliamo che i principi di condotta, presenti nello statuto della coop, siano pienamente e realmente messi in atto.
USB Lavoro Privato ringrazia tutte le Lavoratrici, i Lavoratori, le Delegate ed i Delegati che la sostengono per continuare sulla strada dei diritti e della dignità dei Lavoratori sempre più calpestati in nome del profitto.
OGGI E’ UN GIORNO DI FESTA PER TUTTI NOI, OGGI ABBIAMO AVUTO L’ENNESIMA RIPROVA CHE LA LOTTA PAGA!!!
Firenze, 31 ottobre 2012 USB Lavoro privato