Unicoop Tirreno, nell’incontro di oggi 18 luglio, con i sindacati, ha presentato il bilancio 2018, nonostante un recupero sull’anno precedente di quasi 8 milioni, il risultato di esercizio è in perdita di 16 milioni. Le vendite si attestano su 900 milioni di euro con un calo dell’1,8%.
Risultati attesi, previsti dal piano triennale 2016-2019, ma comunque preoccupanti.
Si aspettano i risultati del 2019, che deve assolutamente registrare un utile nella gestione di caratteristica. Ad oggi, i risultati dell’azienda viaggiano ancora a due velocità. La Toscana chiude con il secondo margine commerciale fortemente in attivo, mentre il Lazio continua a perdere, peggiorando anche il dato del 2017.
L’accordo per i punti del sud del Lazio è stato ampiamente raggiunto. Su 145 esuberi previsti, gli esodi sono stati 142 a cui vanno aggiunti 41 trasferimenti.
Al 31 dicembre, l’occupazione non raggiunge le 4 mila unità, di cui il 45% a tempo determinato con una media di 50 anni.
Nel 2018, il ricorso allo straordinario è aumentato in modo preoccupante (46%).
I risultati della reddittività non possono essere scaricati sui lavoratori. Unicoop deve mantenere gli impegni presi sugli investimenti. Il calo dell’occupazione non può essere coperto con il ricorso continuo allo straordinario.
Usb accoglie con favore l’invito di Unicoop Tirreno, a settembre, per discutere il rinnovo dell’integrativo, è necessario infatti un nuovo piano normativo in grado di supportare il piano industriale e tutelare i lavoratori.
L’integrativo deve permette un recupero salariale degno, riducendo le ore di lavoro a parità di salario.
Usb Commercio