In piena pandemia, Unicoop Tirreno ha rinnovato l’integrativo aziendale, aumentando l’orario di lavoro, grazie alla firma di tutte le sigle sindacali, tranne Usb.
I dipendenti sono costretti a turni ancora più lunghi senza la pausa retribuita, viene attaccato direttamente il diritto al riposo diminuendo anche i permessi.
All’aumento dell’orario è corrisposto una decurtazione importante del salario, un dipendente full time inquadrato al IV livello percepisce circa 300 euro in meno.
Oggi, Unicoop vuole mettere ancora di più le mani nelle tasche dei lavoratori.
All’aumento dell’orario non corrisponde un aumento del venduto, così che la produttività cala. L’azienda pur di mantenere gli stessi livelli, decide di farla pagare ai lavoratori, costringendoli a prendere ferie e permessi.
Una pratica illegittima, ferie e permessi non possono essere forzati, oltretutto senza preavviso e senza essere concordati.
Unicoop ha dimostrato nei fatti come fossero Usb e i lavoratori ad avere ragione.
L’orario di lavoro, conquista di decenni di lotte sindacali, mai deve essere toccato in modo peggiorativo.
Pretendiamo l’abbassamento dell’orario a parità di salario.
Usb Commercio